Si tratta di dati che riflettono l’aumento nell’indice del clima di fiducia dei consumatori (passato da 116,2 a 119,6 secondo dati ISTAT) toccando il valore più alto dal 1998 e che confermano un diffuso ottimismo sulla situazione economica generale e corrente del Paese.
Gli indicatori rimangono positivi anche se confrontati con settembre 2020, un mese che aveva rappresentato un ritorno alla normalità prima della nuova ondata di contagi: Prestito Finalizzato +27,54%, Prestito Personale +5,47% e Mutui 27,76%. Cresce anche il ricorso a strumenti digitali che ha segnato un aumento del 20,10%.
Se si estende il confronto a settembre 2019, il prestito finalizzato si conferma indicatore trainante e positivo, con un +38,19%. Restano in negativo invece prestito personale (–7,98%) e mutui (-5,11%).
Il dato che si conferma essere il più positivo in questi due anni è l’utilizzo delle piattaforme digitali per accedere al credito: il confronto tra settembre 2021 e settembre 2019 segna un +141,09%, confermando come la pandemia abbia dato un’accelerata decisiva all’adozione delle piattaforme digitali.
Se spostiamo la lente d’ingrandimento sulle realtà regionali possiamo osservare come la crescita percentuale delle richieste di mutui si concentri principalmente nel sud Italia, con Sicilia (+34,57%), Calabria (+33,17%), Campania (+31,37%) e Puglia (+29,90%) a guidare la classifica. Parallelamente assistiamo a un progressivo aumento nelle richieste di mutuo da parte degli under 36, sulla scia del cosiddetto Decreto Sostegni bis riguardo alla nuova normativa sui mutui giovani.
“Il mese di settembre rappresenta tradizionalmente un nuovo inizio per la stagione del credito, con l’avvio di nuovi progetti come l’apertura di un mutuo o le richieste di prestiti. Non stupisce quindi la crescita in relazione al mese di agosto, ma è certo più significativo il confronto con il 2020 e il 2019, che si rivela tendenzialmente positivo”, dichiara Armando Capone Chief Commercial Officer di Experian. “La crescita ormai stabile del prestito finalizzato anche nel confronto con il periodo pre-Covid, certifica una rinnovata fiducia dei consumatori, che sulla spinta di indicatori macroeconomici tornati in segno positivo, guardano al futuro con un occhio differente, senza timore di investire nel medio termine, agevolati in questo senso dalle iniziative messe in campo dal Governo, come ad esempio le agevolazioni per i mutui per i giovani del Decreto Sostegni Bis.”
“Il nostro Paese, sull’onda del generale clima di crescita degli indici della fiducia, sta affrontando una rinnovata fase espansiva, con la crescita del PIL prevista al 6% per il 2021, certificata di recente anche dalla Banca d’Italia”, aggiunge Maurizio Pimpinella, Presidente Associazione Prestatori Servizi di Pagamento (APSP). “Si tratta di una crescita solo parzialmente di rimbalzo, cosa che fa ben sperare che il dato aggregato nel 2021 possa rappresentare un solido punto di partenza per una politica espansiva e di riduzione del debito pubblico, condizioni imprescindibili per garantirci una crescita stabile nel tempo. Gli italiani hanno afferrato l’importanza del trend in corso e, supportati, dagli strumenti digitali stanno maturando nella consapevolezza contribuendo ad alimentare il potenziale circolo virtuoso anche nell’ambito del credito.
Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights
Il Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights analizza regolarmente l’andamento delle richieste di strumenti finanziari sulla base dei dati disponibili nel Sistema di Informazioni Creditizie di Experian, che raccoglie oltre 80 milioni di posizioni creditizie.
Le analisi vengono realizzate su Ascend, l’innovativa piattaforma integrata di big data e analytics recentemente lanciata da Experian.