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Burioni: “Periodo più pericoloso, intensificare le vaccinazioni”

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“In questi giorni la situazione della pandemia Covid-19 in Italia è a un momento della verità”. Inizia così la lunga serie di tweet (14 in tutto), attraverso cui Roberto Burioni, professore di virologia presso l’Università San Raffaele di Milano, riprende un altro post, quello di Enzo Marinari, ordinario di Fisica Teorica all’Università La Sapienza, pubblicato questa volta su Facebook.

“Questo è il periodo più drammatico, più pericoloso, e i vaccini sono la nostra barriera. Oggi più che in ogni altro momento bisogna che tutti quelli che possono farlo (e sono in effetti tantissimi) si vaccinino, subito, senza por tempo in mezzo, perché non facendolo mettono a rischio le vite loro e quelle degli altri”, ha scritto Burioni.

Il grafico di Marinari, segnala il virologo sul proprio profilo Twitter, registra l’andamento dei decessi giornalieri nel 2020 e nel 2021 con i dati che sono “rappresentati nella cosiddetta scala logaritmica”, fattore che permette “di apprezzare bene, allo stesso tempo, valori di grandezze molto diverse”. In rosso, nel grafico stesso, sono rappresentati “il numero di decessi giornalieri (con medie fatte su una settimana di tempo) nel 2020”.

La pandemia, riporta ancora Burioni “comincia, si ha subito il primo, terribile picco, e il durissimo lockdown assicura una netta diminuzione del numero di decessi, e salva moltissime vite”. In seguito, siamo giunti all’estate, proprio a causa del precedente lockdown, “il virus circola poco, e la situazione è buona.

Ma, complici i primi freddi, a partire da settembre si creano le condizioni per un nuovo disastro”, scrive il virologo. Infatti, il numero di decessi sale, mostra una piccola discesa dopo il lockdown di Natale, “ma poi resta stazionario a livelli molto alti per molto tempo”.

Ecco poi una discesa, coincisa con aprile, proprio come l’anno precedente: “nel 2021 (i cui dati sono rappresentati invece con i punti e le linee verdi) però allo strettissimo lockdown del 2020 si sostituiscono i vaccini che stanno arrivando”, spiega Burioni. Con l’arrivo dei vaccini, comunque, a luglio c’è una risalita, “molto più drammatica in Paesi nei quali le vaccinazioni non stanno andando bene come nel nostro”, si legge nel tweet.

I vaccini anti-Covid, rappresentano “a questo punto già una barriera, e la crescita del numero di decessi giornalieri si arresta in settembre a valori vicini ai 60 decessi al giorno”. Dato, spiega il virologo, “ancora terribile, ma certo molto lontano dagli 800 decessi al giorno cui eravamo arrivati senza vaccini”. L’andamento dell’emergenza sanitaria, a settembre, fa registrare quindi una discesa, e, “almeno sinora, la stagione invernale non ci sta colpendo”.

Ma, “proprio in questi giorni, nel cuore della crescita di decessi più drammatica del 2020, il numero di decessi giornalieri del 2021 sta andando sotto quelli del 2020. Se la situazione resterà com’è adesso, potremo dire davvero di star vincendo la nostra battaglia” contro il virus, sottolinea ancora Burioni. Resta però ancora indispensabile, secondo l’esperto, “un’enorme attenzione”.

Bisogna anche che, “in un benvenuto quadro di rilassamento delle misure di distanziamento sociale (e, di nuovo: grazie vaccino!), non si abbandonino tutte le precauzioni e non si corrano rischi”, è l’appello del virologo. “Oggi il lavoro per intensificare la campagna vaccinale è determinante: vale davvero la pena di dedicarcisi”: è questo, infine, il tweet con cui termina il thread.

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