La presidenza del Consiglio si costituirà parte civile nel processo sull’omicidio di Giulio Regeni. Il Presidente della Camera Fico ha commentato su Facebook la vicenda, annunciando che domani si svolgerà la prima udienza in Corte di Assise. La Presidenza del Consiglio dei Ministri sarà parte civile nel processo sull’omicidio di Giulio Regeni.
Oggi a Roma ci sarà la prima udienza in Corte d’Assise per dare giustizia al giovane ricercatore italiano dell’Università di Cambridge, scomparso il 25 gennaio del 2016 al Cairo e trovato morto nei giorni successivi.
La vicenda giunge al capitolo processuale, dopo il rinvio a giudizio dello scorso maggio di quattro esponenti dei servizi di sicurezza egiziani. Gli accusati sono il generale Tareq, i due colonnelli Helmy e Kamal, e il maggiore Magdi Sharif.
Il GUP Pierluigi Balestrieri aveva accolto la richiesta della Procura di gennaio, accusando gli imputati sequestro di persona pluriaggravato, concorso in omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate.
Anche oggi come nell’udienza di maggio gli imputati non saranno presenti. Verrà immediatamente affrontato il nodo della loro assenza in aula, per comprendere se la sottrazione è volontaria e procedere in contumacia.
Se ci voltiamo indietro negli anni, e pensiamo alla fatica enorme che ci è voluta per arrivare fin qui, per ricostruire una trama nonostante depistaggi e resistenze di ogni tipo da parte dell’Egitto, comprendiamo quanto importante e carica di significato sia la giornata di domani. Voglio inviare un abbraccio a Paola Deffendi e Claudio Regeni, per la loro tenacia e la loro umanità. Restiamo tutti uniti, istituzioni e comunità, per la ricerca di questa verità Sono queste le parole scritte su Facebook ieri dal Presidente della Camera, Roberto Fico, che ha commentato la vicenda.
Olindo Nuzzo
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