Evidenti le malformazioni dell’apparato con rischio “estremo” di cedimento. Le alberature – di specie Celtis Australis – furono piantate negli anni 2000 in concomitanza con la realizzazione dell’asse viario. Un impianto sbagliato – come emerge dall’indagine – con un apparato radicale anomalo determinato dal terreno costipato, pieno di materiali di risulta nel sottosuolo e l’eccessiva cementificazione. L’anomalia più preoccupante era quella delle radici “strozzanti” in una condizione di stabilità purtroppo compromessa.
Con i lavori di riqualificazione saranno piantate nuove alberature – in particolare tigli ed aceri rossi – con il ridisegno del viale, nuovi marciapiedi e posti auto, attraversamenti pedonali lampeggianti. L’intervento prevederà anche l’installazione della fibra ottica.
“E’ solo il primo tassello di un intervento che proseguirà in largo Tre Pizzi e lungo il vasto viale di Città della Medicina – rivela il sindaco Gianfranco Valiante – l’abbattimento delle alberature si è purtroppo reso necessario per motivi di sicurezza ma interveniamo contestualmente con la piantumazione di nuove specie arboree, più indicate per la passeggiata, e spazi a verde che contribuiranno alla qualità dell’ambiente urbano”.
“Gli alberi abbattuti sono frutto di un impianto sbagliato, con apparati radicali inefficienti e pericolosi – spiega l’assessore all’ambiente Alfonso Farina – procederemo in tempi brevissimi alla ripiantumazione delle alberature, guidati da agronomi esperti, nel più ampio progetto di realizzazione di Città della Medicina”. Per completare il primo lotto serviranno dai 120 ai 150 giorni. La strada non sarà chiusa al traffico per scongiurare danni ai residenti e alle attività produttive.
a me sembra una buffonata: l’inverno scorso si tagliarano gli alberi quando passò quella specie di tromba d’aria e si disse che quelli tagliati erano malati. Ora, al primo vento forte, esce fuori che anche quelli non rimossi ques’inverno sono malati, coincidenza? Perchè non comunicarlo già all’epoca? Albari morti ma pieni di foglie, la natura è proprio strana…