Le precisazioni arrivano dal governo, che ha pubblicato tre FAQ specifiche per il lavoro di badanti, ora che – da venerdì 15 ottobre – è entrato in vigore l’obbligo di certificazione verde per i lavoratori sia pubblici che privati
Il governo motiva le indicazioni sulla base della prevalenza del diritto alla salute dell’assistito
Prevale infatti il “diritto della persona assistita di poter fruire senza soluzione di continuità della assistenza necessaria ricorrendo ad altro idoneo lavoratore“, si legge nelle FAQ
La normativa generale in tema di Green Pass prevede che sia possibile sospendere e sostituire un lavoratore che, per cinque giorni, risulti sprovvisto di certificato verde. La sostituzione può durare al massimo 10 giorni, rinnovabili una sola volta. Così è anche nel caso delle badanti
BADANTI CONVIVENTI – ll contratto collettivo nazionale prevede, per le badanti conviventi, che il datore fornisca vitto e alloggio o, in alternativa, un’indennità sostitutiva
In caso di badanti senza Green Pass, tuttavia, non saranno dovuti né vitto né alloggio, oltre allo stipendio
“Il vitto e l’alloggio sono prestazioni in natura aventi natura retributiva sicché, alla luce della disciplina legale e della corrispettività del rapporto di lavoro domestico, è corretta la mancata attribuzione delle stesse in virtù della mancata esecuzione della controprestazione lavorativa”, spiega il governo
BADANTI CONVIVENTI POSITIVE – Fatte salve queste regole generali, può succedere che una badante convivente risulti positiva al Covid-19 pur essendo in possesso di Green Pass
In tal caso, la badante “non potrà allontanarsi dalla casa nella quale vive” per osservare la quarantena prevista dalla normativa vigente
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