MANOVRA DA 23 MILIARDI – Dovrebbe valere 23 miliardi la prossima Legge di bilancio. Secondo quanto si apprende, sarebbe stato confermato che alla prossima manovra saranno destinate risorse pari all’1,2% di Pil. Alcune fonti spiegano che l’approvazione, attesa per questa settimana, dovrebbe slittare invece alla prossima: gli impegni a Bruxelles del premier Mario Draghi (vertice europeo giovedì e venerdì) non lascerebbero spazio per la convocazione di un nuovo Cdm, dedicato alla manovra
IL CONFRONTO TRA FRANCO E I PARTITI – Per la legge di Bilancio vera e propria, come di consueto, ci vuole più tempo anche perché le norme cambieranno fino all’ultimo, a seconda delle intese politiche raggiunte. Il ministro Daniele Franco per tutto il giorno, ieri, ha incontrato le delegazioni dei partiti insieme allo staff di Palazzo Chigi, a ciascuno chiede di elencare le priorità, con ciascuno parla strettamente dei temi specifici, cari a quella forza politica
I NODI – Le note più dolenti restano il reddito di cittadinanza e quota 100. Una delle proposte di mediazione dell’ultima ora sarebbe proprio quella di Quota 102, transitoria per due anni, per gestire il ‘dopo Quota 100’ evitando di tornare di colpo allo scalone della legge Fornero
IPOTESI QUOTA 102 – Sul tavolo c’è la proposta di una fase transitoria di due anni per superare quota 100, con “quota 102”. Si andrebbe in pensione con un’età minima di 64 anni e almeno 38 anni di contributi. Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti avrebbe proposto di applicarla solo ai dipendenti statali. Fonti sindacali stimano che sarebbe di circa 50mila persone la platea potenziale della misura
QUOTA 102 E QUOTA 104 – Altra ipotesi è procedere con Quota 102 nel 2022, passando per quota 103 con accompagnamento (ad esempio Ape) per chi è vicino all’uscita, fino a quota 104 nel 2023. I ministri della Lega avrebbero espresso “una riserva politica” su questa soluzione. Il tema sarà discusso nei prossimi giorni in vista del varo della Legge di bilancio in un altro Cdm
LA PROPOSTA DI TRIDICO – Negli scorsi giorni sono state esplorate anche altre opzioni, compresa l’Ape contributiva, come è stata ribattezzata la proposta del presidente dell’Inps Pasquale Tridico di consentire l’uscita anticipata da 63-64 anni con una penalizzazione dell’assegno fino al raggiungimento dei 67 anni
APE SOCIALE E OPZIONE DONNA – Sul tavolo anche la proroga dell’Ape sociale e di Opzione donna, che permette l’uscita a 58 o 59 anni per le lavoratrici con 35 anni di contributi, con un taglio del 30% sull’assegno
ALTRI NODI PREVIDENZIALI – In ballo sul fronte della previdenza resta anche la questione dell’adeguamento degli assegni in essere all’inflazione
REDDITO DI CITTADINANZA – Con la legge di Bilancio dovrebbe arrivare un finanziamento aggiuntivo per il Reddito di cittadinanza da circa 1 miliardo per il 2022. In totale, tra stanziamento già previsto a regime e nuovi fondi, per il beneficio dovrebbero essere così a disposizione circa 8,8 miliardi, la stessa cifra di quest’anno
I CONTROLLI SUL REDDITO DI CITTADINANZA – Anche sul Reddito si starebbe cercando un’intesa che potrebbe passare per una stretta anti-furbetti, mantenendo però l’impianto della misura. I controlli diventerebbero anche preventivi, attraverso l’incrocio delle banche dati, e si introdurrebbe un meccanismo di decalage dell’assegno a partire dalla seconda offerta di lavoro rifiutata da parte dei beneficiari “occupabili”, circa un terzo dei percettori dell’assegno
LA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI – La revisione del Reddito si accompagnerebbe alla riforma complessiva degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive, con un percorso di formazione e reinserimento analogo per i percettori di Rdc, di Naspi o di altri ammortizzatori. Da quanto emerge dalla cabina di regia, tuttavia, non sarebbero state messe sul tavolo cifre concrete. La Lega avrebbe espresso riserve sulla riforma degli ammortizzatori sociali per le piccole imprese riguardo l’aumento delle contribuzioni previdenziali
LE RISORSE PER I SINGOLI CAPITOLI – Con la manovra “il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia COVID-19”. Più fondi arriverebbero anche per la riforma delle carriere nella Pa e il superamento del tetto al salario accessorio
TAGLIO DEL CUNEO FISCALE – In base a come verrà composto il puzzle si capirà anche il budget a disposizione per il taglio del cuneo fiscale: si andrebbe da un minimo di 6 miliardi (i due già a bilancio e i 4,3 frutto dei maggiori incassi da lotta all’evasione certificati come strutturali) fino ai 10 miliardi, probabilmente saranno 8, con un intervento di riduzione dell’Irpef per il quale si starebbe ancora valutando il meccanismo
ESCLUSA ABOLIZIONE IRAP – Sul tavolo anche l’ipotesi di cancellare il Cuaf, il contributo che pagano i datori di lavoro per gli assegni familiari, in vista dell’entrata al regime dell’assegno unico. Sarebbe invece esclusa, almeno per il momento, l’abolizione dell’Irap
IPOTESI TAGLIO IVA SU ASSORBENTI – Con la prossima legge di bilancio ci sarò la “tampon tax”, l’Iva sugli assorbenti. L’Iva è attualmente al 22%, ma sarà tagliata al 10% su prodotti assorbenti per l’igiene femminile
TAGLIO BOLLETTE – In cabina di regia sarebbe stata annunciata la creazione di un fondo da 1 miliardo di euro per il taglio delle bollette energetiche
CONGEDO DI PATERNITÀ – Si pensa di rendere strutturale il congedo di 10 giorni per i neo-papà
BONUS EDILIZI – Il Superbonus 110% verrebbe prorogato fino al 2023 ma, a quanto si apprende, riguarderà solo i lavori per i condomini. Resterebbero quindi esclusi gli immobili unifamiliari, ville e villette. Gli ecobonus edilizi (50% e 65%) dovrebbero essere riconfermati per i prossimi tre anni
SCUOLA – Dovrebbero aumentare anche i fondi stanziati per garantire testi scolastici gratis durante gli anni della scuola obbligatoria. Inoltre, nel comunicato finale del Cdm si legge che con la manovra “viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19″
STOP CONTRIBUTI IMPRESE IN CRISI – Esoneri contributivi per lavoratori provenienti da imprese in crisi e rifinanziamento delle misure per l’autoimprenditorialità giovanile e femminile. Sono due delle misure proposte dal Mise che, secondo fonti del ministero, saranno inserite nella legge di bilancio. Saranno rifinanziate anche le politiche di sviluppo dei settori ad alta valenza tecnologica per la difesa e la sicurezza nazionale
RIFINANZIATI BONUS TV E DECODER – Il bonus per la rottamazione di un vecchio apparato consiste oggi in uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto fino a un importo massimo di 100 euro senza limiti Isee, a differenza del bonus decoder con valore fino a 30 euro e destinato esclusivamente ai cittadini appartenenti a un nucleo familiare con un Isee non superiore ai 20.000 euro. Le due misure sono comulabili