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Palazzo di vetro e polemiche: Celano “punge” il neo Assessore Claudio Tringali

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In una nota inviata al Prefetto di Salerno ed al Segretario Generale del Comune il Consigliere di Opposizione nelle fila di Forza Italia, Roberto Celano, solleva la presunta incompatibilità della carica di Assessore con delega alla Sicurezza e alla Trasparenza di Claudio Tringali, in passato presidente della I sezione della Corte di Appello di Salerno nonché del Tribunale di Vallo della Lucania

Nella missiva, girata anche per conoscenza al Procuratore della Repubblica, Celano “chiede di verificare se la carica di Assessore recentemente conferita è compatibile, ai sensi della normativa vigente, con la presidenza della Fondazione Menna, Ente partecipato del Comune e della Provincia di Salerno, che l’attuale Assessore ricopre da qualche anno”.

Celano poi aggiunge un suo commento: “Altro che casa di vetro. Nonostante la nomina di un assessore preposto e gli iniziali proclami del dottore Tringali, il Comune di Salerno continua ad aberrare ogni più elementare forma di trasparenza. Pur di non far entrare i giornalisti all’interno di palazzo di città, stamane si è perfino impedito ad un’associazione culturale di tenere una conferenza stampa per la presentazione della 1^ edizione
di “Salerno classica”, già da tempo calendarizzata.

Dopo la vergogna di ieri, continua l’azione di censura, degna delle pagine più buie della dittatura bolscevica, nei confronti della stampa libera. A Salerno l’unica informazione consentita ed accettata è quella controllata e di ‘regime’. È paradossale – aggiunge il Consigliere Celano – che un ex magistrato possa accettare ed avallare simili atteggiamenti che contrastano con evidenza con le ragioni che lo avevano, a suo dire, spinto ad accettare l’incarico”.

“Ci aspettiamo dal dottor Tringali un atto di dignità e di coerenza. Se, come chiaramente pare sin dalle prime battute, non è in grado di condizionare positivamente l’azione amministrativa e di espletare il ruolo per cui è stato demandato, si dimetta immediatamente. Non contribuisca, con i suoi colleghi di Giunta, ad infangare la città a livello nazionale”.

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