L’operazione “Margherita” ha visto impegnati i militari dei Reparti per Tutela Agroalimentare (RAC) di Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina. Questa volta l’attenzione del Comparto di Specialità è stata rivolta all’emergente settore delle pizzerie “a grande firma”, inserite nei circuiti nazionali di valutazione gastronomica e che si vanno affermando quali locali di tendenza.
Presso queste imprese di ristorazione i Carabinieri dei RAC hanno verificato la veridicità e la lealtà delle informazioni proposte ai consumatori. In alcune attività è stato riscontrato che veniva pubblicizzato nei menù l’utilizzo di ingredienti freschi, risultati invece surgelati, e di prodotti DOP e IGP, mentre in realtà venivano impiegati ingredienti non iscritti al circuito dei marchi. Per questo motivo sono stati denunciati per frode in commercio i titolari di 7 note pizzerie gourmet.
Inoltre sono state accertate irregolarità sulla mancata indicazione nei menù degli allergeni e sulla mancata rintracciabilità di alcuni ingredienti. Elevate 6 sanzioni per euro 18.334 e irrogate tre diffide. Sequestrati inoltre 20 kg di prodotti agroalimentari vari.
MACHE SENSO HA scrivere notizie così senza fare il nome dei locali coinvolti affinché un consumatore si tuteli non andandoci e decretandone la fine, altro che sanzioni. Sono fatti cronaca che non hanno senso.
Hanno fatto benissimo na pizz 15 eur e c mangiamm a munnezz sti mariuol
Colpa sicuramente dei ristoratori ma anche di tanti nulla facenti che se la pizza non è gourmet non la mangiano e poi hanno un sacco di debiti e neanche un soldo …..MA FACITM U PIACER volete essere presi per fessi e venite serviti ben bene.
I nomi per favore
Questa è la punta dell’iceberg! Non andate in generale a ristorante, sient a me…
Meglio la pizza di Carminucc’ u zuzzus!
Della serie: “arricchiamoci e della salute dei clienti non ci frega niente!”
Allora: che ci siano persone disposte a spendere anche 15 euro per una pizza (valore effettivo? 50 centesimi, ok, più le spese ecc ecc. A quanto arriviamo per pizza? 6, 7€? Che è ragionevole ) sono fatti di questi signori, che rientrano tra l’altro nell’esercizio delle libertà individuali. Io non lo farei mai. Per una pizza, intendo.
Tanto premesso, ben venga stigmatizzare e sanzionare, da parte dell’Autorità preposta, il comportamento di chi, appunto, ti fa credere che stai mangiando chissà quali “cape d’angelo” , e per tali te le fa pagare. E che poi non sono altro che comunissimi ingredienti.
Ci sono, come in tutti i campi, ottimi professionisti nel campo della ristorazione. E, come negli altri campi delle attività umane , anche dei profondi coni d’ombra che alla fine non fanno bene a nessuno, soprattutto agli operatori più seri.
Grazie per avermi dato la possibilità di commentare.
I nomi dovete fare i nomi che non ci andiamo più in queste pizzerie da 18 euro na Margherita col provolone del Monaco e che m’egg accattat pur o ci vent a stu prezz
i nomi
Quello che penso da sempre, e intanto ci sono sempre molti fessacchiotti che fanno file di ore per mangiare la pizza in queste catene di pizzerie che sfruttano il nome di illustri predecessori
Sette pizzerie in provincia di salerno o in tutta italia? e poi, se sono state sanzionate perchè non fate i nomi???
a pizz, gurmè, a quinnic euro?
Ma andate a quel paese, per favore!