Considerando invece il periodo 11/10/2021 – 17/10/2021, l’incidenza a livello nazionale era stata di 29 casi per 100.000 abitanti. Le Regioni con l’incidenza più elevata sono Provincia autonoma di Bolzano (85,6), Friuli Venezia Giulia (51,7) e Veneto (48,3). Il valore nazionale di 34 si trova sotto la soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 che consente il controllo della trasmissioni con il tracciamento
L’indice di trasmissibilità nel periodo 29 settembre – 12 ottobre 2021 è stato pari a 0,86 (range 0,82 – 0,90), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente quando si registrava il valore di 0,85, e già in leggera crescita rispetto alla settimana ancora precedente che aveva visto l’indice a 0,83
Continua a diminuire il tasso di occupazione dei malati di Covid negli ospedali italiani secondo quanto riferisce il monitoraggio settimanale
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in diminuzione al 3,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 19/10/2021) rispetto al 4,1 della settimana precedente, con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 370 (12/10/2021) a 355 (19/10/2021)
L’occupazione in aree mediche diminuisce ancora al 4,2% dal 4,6. I ricoverati in queste aree diminuiscono da 2.665 (12/10/2021) a 2.423 (19/10/2021)
Questa settimana 4 Regioni risultano classificate a rischio moderato rispetto alle 3 della settimana scorsa. Sono Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia e Piemonte
Le restanti 17 Regioni/Province autonome risultano classificate a rischio basso. Una Regione, la Campania, riporta un’allerta di resilienza
È in aumento il numero di nuovi casi di Covid-19 non associati a catene di trasmissione (4.759 vs 4.551 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (33% vs 34% la scorsa settimana). È in leggero aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 47%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (19% vs 19%)
La variante delta continua a rappresentare la quasi totalità dei casi in Italia. Questa variante è anche dominante nell’intera Unione Europea ed è associata ad una maggiore trasmissibilità. Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, in particolare nelle categorie a rischio, rileva il monitoraggio, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti
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