L’operazione che iniziata all’alba, ha interessato i comuni di Eboli, Capaccio e Giungano, consentiva di individuare una vasta area confinata tra alcune aziende zootecniche, in cui un gruppo di cacciatori incuranti di quanto previsto dalla normativa sulla caccia, da tempo avevano posizionato un richiamo acustico riproducente il verso della quaglia.
Gli agenti una volta giunti sul posto immediatamente si disponevano in modo tale da circoscrivere l’intera area ed attendere l’arrivo dei proprietari dell’apparecchiatura illegale.
In prima mattinata, dopo alcune ore di lunga attesa, gli agenti notavano il sopraggiungere di alcune auto da cui scendevano un gruppetto di cacciatori che dopo una attenta perlustrazione dell’area, ritenendo di esseri soli, con grande stupore degli agenti, poneva in funzione alcuni richiami acustici portatili che riproducevano il verso del tordo per poi iniziare a sparare al loro passaggio.
Dopo aver attentamente documentato il tutto, gli agenti al fine di interrompere la caccia illegale, decidevano di non attendere l’arrivo dei proprietari del richiamo a quaglie e davano il via all’operazione che nonostante un vano tentativo di allontanamento da parte dei cacciatori, non lasciava loro alcuna via di fuga. Venivano così identificate quattro persone, rinvenuti ulteriori due richiami acustici, centinaia di munizioni e tre appostamenti per la caccia ai tordi.
Immediato l’arrivo dei militari dell’Arma dei Carabinieri competente per territorio che dopo i primi accertamenti e riscontri tecnici, si portavano presso la locale Stazione dei Carabinieri per gli accertamenti di rito a cui faceva seguito il sequestro delle armi (tre fucili cal.12 ed un fucile cal.20), centinaia di cartucce, tre richiami acustici, quattro tordi, la denuncia a piede libero dei quattro cacciatori per esercizio della caccia con mezzi vietati e la contestazione per violazioni amministrative per oltre 2000 euro.
e’ la solita notizia cretina riportata da questo giornale,non e’ certo un vanto questa operazione minuscola in rapporto a quello che succede nelle altre nazioni(bulgaria-romania-macedonia) ecc.ecc. dove non c’e’ limite ne di carnieri,ne di armi ne di richiami ne di selvaggina,chi ha possibilita’ paga e fa stragi,da noi esce l’articolo vittorioso di qualche scappato di casa ideologista che prende 4 appassionati che udite-udite hanno messo un richiamo a quaglie senza quaglie,sono partite da un pezzo,ed hanno abbattuto 4 tordi? siete solo persone ridicole che che di caccia e di natura non capite un tubo che vede la fatidica pagliuzza e non vede il trave nelle regioni confinanti,siete solo ridicoli.
Mentre in queste zone usano richiami acustici a Sant’Antonio di Pontecagnano nella tenuta MORESE dove vi é l’allevamento bufalino con annesso Caseificio nei giorni consentiti continuano a sparare ai COLOMBI SPECIE PROTETTA e i pallini arrivano in direzione del centro abitato è ancora più grave perché la zona è attraversata dalla linea ferroviaria NORD. GENTILMENTE INTERVENITE IN TEMPI BREVI. GRAZIE
Carissima vigilanza venatoria andata a verificare gli immigrati che sbarcano nel nostro paese, che costruiscono moschee e che fanno togliere il crocifisso dalle scuole e non ai cacciatori!!! VERGOGNA