L’idea è quella di mettere in scena possibili relazioni tra l’antico e l’attuale, ragionando sulle confluenze e le relazioni tra la storia di ieri e quella di domani. Il progetto, a cura di Alessandro Demma, si propone come un transito critico tra gli emblemi della cultura passata, la stratificazione del luogo e le avventure dell’arte di Marisa Albanese, Lello Lopez, Paolo Grassino.
Le opere si presentano, così, come un intervento di rottura, di trasformazione, un’archeologia del sapere che, come ci ha insegnato Michel Foucault, diventa strumento di analisi dei concetti di frattura e di limite che valgono come fondazione e rinnovamento delle fondazioni.
Tre mostre personali, della durata di 20 giorni l’una, si alternano come un “teatro delle arti” per dialogare con la memoria dello spazio ipogeo di San Pietro a Corte. L’inaugurazione domenica 24 ottobre alle 12 con Marisa Albanese con visite fino all’11 novembre, si proseguirà con Lello Lopez, inaugurazione sabato 13 novembre alle ore 12 esposizione fino al 2 dicembre, ed infine con Paolo Grassino, inaugurazione sabato 4 dicembre ore 12 con apertura fino al 26 dicembre 2021.
Il Complesso Monumentale di San Pietro a Corte si trova nel centro storico di Salerno, larghetto San Pietro a Corte. Aperto dal martedi alla domenica ore 10,00 alle 18,30. Ingresso gratuito