“Le notizie che giungono relative allo stabilimento Prysmian-Fos di Battipaglia, che opera nel settore della fibra ottica, con la messa in discussione di circa 300 posti di lavoro diretti, ed oltre 600 dell’indotto, creano preoccupazione ed allarme nell’intera cittadinanza”. Lo dichiara in una nota la Sindaca Cecilia Francese appena rieletta dalla tornata elettorale.
“Una volta polo di livello nazionale nel settore della chimica, a seguito della crisi finanziaria del 2007/2008 Battipaglia ha perso oltre mille posti di lavoro diretti e diverse migliaia dell’indotto delle diverse fabbriche andate in crisi; ha dovuto contare oltre 900mila ora di Cassa Integrazione, ha assistito alla chiusura di fabbriche storiche come la PAIF, la Termo PAIF, e diverse altre ancora.
“Insomma, un processo di deindustrializzazione violentissimo; un ulteriore colpo alla nostra realtà industriale, soprattutto dopo la stagione delle “chiusure”, dettate dal contrasto alla pandemia da Covid che ha avuto effetti devastanti sull’ economia, in particolar modo su quella diffusa fatta da piccole realtà imprenditoriali che rappresentano il tessuto connettivo della nostra economia, con conseguenze sociali insostenibil”i.
“C’è necessità di un urgentissimo intervento del governo centrale per evitare, per altro, che un settore nevralgico come quello della produzione di fibra ottica rimanga, assurdamente, sguarnito. Ci uniamo, pertanto, alla richiesta delle Organizzazioni Sindacali per un’immediata convocazione di un tavolo politico per affrontare la situazione della Prysmian-Fos di Battipaglia dichiarando, fin da ora, la propria disponibilità ad essere presente a quel tavolo in rappresentanza della comunità battipagliese e delle Istituzioni Locali”.
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