La vittima è una 31enne di Capaccio. La sentenza pronunciata lo scorso 20 ottobre ha concluso il procedimento di primo grado iniziato nel giugno del 2015 dopo la conclusione da parte del Pubblico Ministero Francesco Greco delle indagini preliminari.
Nello specifico il commerciante nell’atto di compravendita di un’automobile Mercedes CLS 350 presso la propria concessionaria ha posto in essere, per il tribunale, “artifici e raggiri che hanno indotto l’acquirente in errore”.
I chilometri effettivamente percorsi dell’autovettura acquistata dalla 31enne, difesa dall’avvocato Flavio Beati, non erano 35.000 circa come dichiarato dal titolare della concessionaria bensì circa 150.000. Scoperta che la donna ha fatto a seguito di un tagliando di controllo presso l’autofficina Mercedes.
Dopo che la stessa aveva corrisposto la somma di 30.000 euro per l’acquisto dell’automobile, oltre alla permuta della propria autovettura per un valore di 16.000 euro arrivando ad una somma totale di 46.000 euro.
Venuta a conoscenza del raggiro la 31enne subito dopo ha sporto querela nei confronti del 54enne presso la Stazione dei Carabinieri di Capaccio così da avviare il procedimento che in primo grado si è concluso lo scorso 20 ottobre.
Accertata la truffa, Il titolare è stato dunque condannato alla pena di 7 mesi di reclusione, pena sospesa secondo i termini della legge, e al pagamento di una multa di 300 euro oltre alle spese processuali.
A tale pena va ad aggiungersi il risarcimento dei danni da stabilire in sede civile a favore di A. B., acquirente dell’autovettura. Inoltre poiché i chilometri effettivamente percorsi dell’autovettura e ridotti sono risultati superiori a 50.000, secondo quanto previsto dal Codice del Consumo vi è anche l’ipotesi di risoluzione del contratto e non solo di riduzione del prezzo pari a 10.000 euro. Cifra corrispondente alla differenza del valore dell’auto che doveva essere consegnata con circa 50.000 km e quello reale con circa 150.000 km effettivamente percorsi.