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Barone: “Il sindaco deve dimettersi, la città ora ha bisogno di chiarezza”

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La leader dell’opposizione Elisabetta Barone e la sua coalizione in piazza, con un sit in simbolico, non solo per esprimere solidarietà ai dipendenti delle cooperative sociali, bloccati ormai da diversi giorni ma anche per dimostrare vicinanza alla stampa: da martedì, infatti, ai giornalisti è impedito l’accesso a Palazzo di Città senza una valida motivazione. Sotto Palazzo Guerra i manifestanti hanno chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco. Lo scrive Le Cronache

 “Siamo indignati proprio da questo atteggiamento di chiusura nei confronti della città, la casa comunale è la casa di tutti i cittadini e riteniamo assolutamente indecoroso che sia stato impedito alla stampa di partecipare il giorno dell’insediamento della giunta e porre domande al sindaco sul perché di questa giunta, gli obiettivi, le finalità che questa giunta intendeva assumere.

Questo perchè tutti i cittadini hanno diritto di essere informati, abbiamo ritenuto – attraverso questo gesto simbolico – manifestare il nostro dissenso rispetto a questa chiusura nei confronti dell’informazione. Rilevo, per altro, che il sindaco ha delegato l’assessorato alla Sicurezza e alla Trasparenza, è insolita questa delega visto che il controllore è anche controllato; viceversa, la tradizione ci insegna che normalmente la commissione trasparenza viene assegnata all’opposizione che ha il compito di informare la città e di agire in ordine alla trasparenza dell’amministrazione.

“Tutta la coalizione – dice la Barone –  ha presentato un esposto in procura chiedendo, da una parte, la possibilità di velocizzare le operazioni della commissione elettorale perché in questo  momento abbiamo una nuova giunta che amministra la città ma non c’è un consiglio comunale; pensiamo sia importante velocizzare.

Nell’esposto indirizzato sia al presidente della commissione elettorale, al prefetto e alla magistratura chiediamo di verificare l’opportunità di una commissione d’accesso e di verificare se sia un dato corretto rispetto alla norma il fatto di avere più voti che votanti”.

Poi la Barone aggiunge: “Noi vorremmo che il sindaco, in un momento in cui la città è inquieta, desse spiegazioni, in modo da consentire ai cittadini di comprendere quello che sta accadendo perché non abbiamo il risultato delle indagini giudiziarie che sono giustamente secretate e, d’altra parte, la magistratura fa il suo corso e, nel contempo, lo fa la politica; al sindaco non si chiede di dire una parola sul lavoro della magistratura ma di assumere una responsabilità nei confronti della città e dei cittadini visto che li rappresenta tutti.

Siamo in attesa di comprendere cosa sta accadendo e non abbiamo voglia di aspettare che sia la magistratura a dare risposte, abbiamo bisogno di risposte politiche in questo momento, rispetto alla questione delle cooperative”.

Fonte Le Cronache

 

 

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