Il numero è stato estrapolato dal rapporto del 19 ottobre dell’Istituto superiore di sanità sulle “caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 in Italia”. Nel dossier si indicava che i decessi complessivi, al 5 ottobre, fossero 130.468. Come fatto in tutti gli altri rapporti pubblicati nell’ultimo anno e mezzo, l’ISS ha segnalato il numero medio di patologie osservate (tramite le cartelle cliniche) prendendo in esame un campione di 7.910 deceduti. Tra questi, non risultavano affetti da patologie pregresse 230 pazienti, pari al 2,9 per cento del campione. È così che qualcuno ha deciso di applicare quel 2,9% ai 130.468 morti segnalati dall’Istituto, ottenendo come risultato 3.783 morti.
La stragrande maggioranza delle persone morte di Covid, come noto dall’inizio della pandemia, aveva delle patologie pregresse. Si va dal diabete al cancro, dalle cardiopatie all’obesità, fino all’ictus e alla demenza.
Ciò non significa, tuttavia, che siano state quelle malattie a determinarne la morte e non il coronavirus. Al contrario, se non fosse subentrato il Covid quelle persone avrebbero continuato a vivere. Questo è scritto chiaramente nel rapporto pubblicato dall’ISS.
Come al solito vedono quello che vogliono vedere loro,e cosa grave che ci credono,neanche 4mila morti per covid,magari,però così mancano di rispetto a tutti gli altri che sono morti per questa brutta schifosa malattia.