Anche il solo risparmio di poche decine di migliaia di euro per le casse di un piccolo Comune rappresenta una grande opportunità per ampliare i servizi ai cittadini. Se da una parte si restituisce la dignità a coloro che sono rimasti indietro, dall’altra si aiutano concretamente i sindaci quotidianamente alle prese con la mancanza di fondi.
Il reddito di cittadinanza è una misura di civiltà che sicuramente va perfezionata ma che attraverso i progetti di pubblica utilità e reinserimento al lavoro può diventare veramente rivoluzionaria”. Così la deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti, all’indomani del via libera del Consiglio dei Ministri alla legge di Bilancio per il 2022. Tra i temi più caldi del dibattito, il reddito di cittadinanza, rifinanziato dal Governo Draghi.
“Come tutte le misure – continua Bilotti – ha i suoi pro e i suoi contro, ma molto spesso la narrazione è stata faziosa, facendone emergere solo gli aspetti negativi. Sono fondamentali i controlli, ma tenendo ben presente un aspetto fondamentale: i progetti di pubblica utilità sono essenziali non solo per restituire dignità alle persone, ma anche per consentire alle amministrazioni locali di risparmiare fondi preziosi, in particolare quando i budget a disposizione della collettività sono già ridotti all’osso. Per questo continuerò, come faccio ormai da tempo, ad essere al fianco di tutti i Comuni, con l’obiettivo di sveltire la macchina organizzativa e di provare a risolvere eventuali intoppi di natura burocratica”.
In quest’ottica è significativa la testimonianza di Giacomo Orco, sindaco di Sicignano degli Alburni, che nel corso di un colloquio con la deputata, ha voluto raccontare la testimonianza di una donna di 50 anni che, proprio grazie ai progetti di pubblica utilità, ha ritrovato il sorriso e la possibilità di rendersi utile al suo territorio. “La signora, per conto del nostro Comune, sta svolgendo attività di accompagnamento sui pullman di trasporto scolastico. Finora non aveva avuto l’opportunità di lavorare e ora che l’ha ottenuta è venuta personalmente a ringraziarci con le lacrime agli occhi – spiega il sindaco –
Il reddito di cittadinanza è una misura meravigliosa ed è stata salvifica in questo anno e mezzo di Covid per tantissime famiglie. Siamo stati tra le prime realtà, grazie alla collaborazione con il Centro per l’impiego e ai Piani di zona a lavorare sul fronte del reinserimento sociale e lo abbiamo fatto in tempi rapidi perché avevamo l’urgenza di assicurare un servizio prezioso per i nostri cittadini. Prima spendevamo fino a 16mila euro l’anno appaltandolo a una cooperativa esterna, soldi che abbiamo risparmiato grazie a un progetto portato avanti con i servizi sociali. E oltre a risparmiare, abbiamo restituito dignità e felicità a una persona. A breve partiremo con altri progetti”.