I tifosi granata che seguono sui social la vita sportiva della Salernitana, risultano essere pari a 203 mila. L’ideale classifica della “fanbase”, dei club che partecipano al campionato di serie A stagione 2021/22 risulta essere la seguente: Juventus (108 milioni), Milan (44,8), Inter (39,4), Roma (16,3), Napoli (9,4), Fiorentina (3,7), Lazio (2,5), Atalanta (1,5), Bologna (1,4), Torino (1,3), Cagliari e Sampdoria (1,1) Genoa (1,0), Udinese (989 mila), Sassuolo (767), Verona (766), Empoli (459), Venezia (245), Salernitana (203), Spezia (189). (Fonte IQUII Sport)
Al termine del campionato di serie b, stagione 2020/2021, la classifica aggregata Facebook, Twitter, Instagram, YouTube risultò essere la seguente: Salernitana (variazione +16,60%), Monza (+3,03%), Venezia (+1,34%), Ascoli (+1.13%), Empoli (+0.92%), Lecce (+0,77%), Reggina (+0,75%), Pisa (+0,74%), Cittadella (+0,52%), Cremonese (+0,30%), Reggiana (+0,27%), Pordenone (+0,24%), LR Vicenza ( +0,23%), Brescia (+0,20%), Entella (+0,16), Cosenza (+0,16%), Spal (+0,16%), Pescara (+0,08%), Frosinone (-0,05%), Chievo Verona (-0,15%). (Fonte Iquii Sport)
Per i club di calcio, allo stato, i “social media”, risultano essere fondamentali anche per fidelizzare, oltre ai propri tifosi anche le aziende sponsor e la fanbase. Tali dati risultano interessanti per attivare eventuali progetti di azionariato popolare.
Dal punto di vista delle strategie di social marketing, nel momento in cui un club comunica attraverso i social media, lo stesso attiva tutta una serie di relazioni che fanno sì che si vada molto al di là del rapporto con i media tradizionali.
I social invece, risultano essere canali che permettono al club sportivo, di entrare direttamente in relazione con gli sponsor, con il territorio, e con il comune di appartenenza. E’ importante che i club riescano a “raccontare” a ciascuno di questi interlocutori la propria identità, la propria storia sportiva ed aziendale.
Le società di calcio italiane, hanno spesso una lunga storia, hanno una tradizione di formazione di atleti, svolgono attività vicine al territorio e con questi “racconti sportivi” possono avere occasione di valorizzare la loro identità ed il proprio “brand”!.
Raccontare la storia sportiva del club, risulta importante per gli sponsor, che sempre più spesso si informano attraverso i canali social, ma anche per le persone che vivono nel territorio e per quella molteplicità di soggetti, pubblici e privati, che possono trovare nel club sportivo un interlocutore con cui sviluppare progetti.
Dietro alle strategie social delle squadre di calcio, oltre a far cresce il senso di appartenenza dei tifosi, ci sono nuove possibilità di business.
Grazie ai social media, il club di calcio può fidelizzare maggiormente i propri tifosi e di conseguenza aumentare il proprio business aziendale ed il proprio “valore economico”. Il valore economico più significativo, è collegato alla reputazione della squadra che cresce attraverso quello che riesce a comunicare dei successi, dell’identità della squadra e dei suoi atleti.
Questa reputazione fa sì che il club possa porsi con un valore più alto nel momento in cui tratta un’accordo commerciale per una sponsorship o per una attività anche culturale.
Social media: per vincere la sfida di “progetti di azionariato popolare”!!
Antonio Sanges – dottore commercialista
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