Il Napoli vince una partita “sporca”, molto fisica, e torna così in solitaria in vetta alla classifica della serie A con 31 punti, in attesa di Roma-Milan delle 20,45. Un successo comunque sofferto nel derby campano dell’Arechi: Salernitana ko 0-1. I granata comunque non sfigurano e fermano il Napoli per 45 minuti. Poi non possono niente nel secondo, ma al termine del match vanno anche vicini al pareggio.
Si vede il lavoro di Colantuono differente da quello di Castori soprattutto in difesa. Osimhen out, Insigne in panchine e 1° tempo non brillante dei partenopei: Zielinski spreca da pochi passi (unica vera occasione), Lozano manca la porta di testa. I granata, aggressivi e ordinati, tengono bene il campo. Al 61′ Napoli avanti: traversa Petagna, l’azione prosegue e Zielinski fa centro. Poi due rossi, col Var, a Kastanos (69′) e Koulibaly (77′). All’ 81′ punizione Ribery, Di Lorenzo sulla linea gli nega il pari.
Onore ai vinti. Onore a chi ha reso una differenza qualitativa abissale in uno scarto di pochi centimetri. Onore al popolo granata, metà del quale, almeno, non ha ceduto alla rapina del trust. Onore ai salernitani, che escono da questa impari sfida con l’onore delle armi, unici in una anonima distesa di servi, periferie e napolideitirreni a conservare e tramandare fierezza e identità. Da oggi altre giovanissime generazioni vestiranno di granata, sempre più riconosciuti in Italia e nel mondo non come una grande tifoseria che si vanta di una presunta superiorità ma semplicemente che difende e glorifica la propria irriducibile diversità. Onore ai vincitori, che forse meritano il tricolore e che hanno battezzato con il sudore, la sofferenza e il sacrificio propri di un derby di cui ormai Napoli non più fare a meno. Onore a chi ha segnato, quel dannato polacco, per le parole oneste che ha proferito nel post-partita. Onore ai napoletani, quelli veri, che avrebbero dovuto esserci all’Arechi e che per colpa di qualche incapace autorità hanno lasciato il campo colorato solo di un colore, quello magico, meraviglioso, il granata. Hanno gioito alla fine, penando le pene che solo una partita particolare può offrire, atroci e silenziose sofferenze che neanche la Juve, il Milan, l’Inter sanno creare. A questo punto, vada il mio personale incoraggiamento per il meritato scudetto e a noi vada l’augurio più forte di vincere la nostra vera partita, quella di domenica contro l’odiata Lazio. Lotito e Fabiani vaffanculo.
X Salernitano
Onore a te fratello per il commento che hai scritto, m’hai fatto scendere più di qualche lacrima. Ieri sera, sinceramente parlando, ho tifato tra le due il Napoli pur tifando sempre per entrambe (mostrando simpatia per le altre squadre della Campania perché fa sempre un bell’effetto vedere tante squadre vicino a casa tua che spiccano in alto). Ho tifato il Napoli perché deve assolutamente coronare il sogno della sua vita già derubato nel 2018 per voleri di palazzo, ma volevo che vincesse senza umiliazioni con una grande Salernitana dall’inizio fino alla fine e così è stato. Sarebbe un sogno se il Napoli lo riesca a vincere e la Salernitana si salvi, soprattutto se la gioia dell’uno dipenda dall’altro.