Giletti – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – ha ripercorso le tracce dell’inchiesta della Procura sul collegamento tra le cooperative e la politica, a livello comunale e regionale. A parlare della vicenda e a provare a dare una spiegazione su quanto è accaduto, in particolare in riferimento al famoso audio diffuso su whatshapp alla vigilia del voto amministrativo, è stata Alessandra Francese, candidata con i Progressisti per Salerno e prima dei non eletti.
“Non ho sentito voti in cambio di lavoro nell’audio di Izzo, io ho detto ai miei amici che mi sarei aspettata gratitudine e riconoscenza ma credo sia normale in tutti i rapporti. Tutti i candidati si fanno i conti dei voti, mio marito è un dipendente non il presidente della cooperativa – ha dichiarato la Francese – Oggi grazie a queste persone che hanno parlato siamo tutti a casa, nella cooperativa San Matteo almeno 30 persone sono a casa, ma di quale sistema parliamo, esistono le gare d’appalto”.
La Francese si dice estranea al secondo audio e smentisce il ricatto del pane, parlando di un’errata interpretazione da parte della Procura di Salerno.
Ancora la francese ma siete fissati
Deve lavorare chi vuole lavorare davvero, tutti hanno visto squadre di 5 persone per togliere 2 erbacce pagati con le nostre tasse più volte d’Italia
Deve lavorare chi vuole lavorare davvero, tutti hanno visto squadre di 5 persone per togliere 2 erbacce pagate con le nostre tasse più alte d’Italia
Ma a parte tutto, questa si e no potrebbe fare la cassiera in un supermercato, ma voi ce la vedete in un consiglio comunale?
Ovviamente noi si ha la sveglia al collo
O veleno x zoccole finalmente si fa la derattizzazione Al sistema paesello.
La faccia di merda di chi crede di essere per sempre impunita perché da sempre vive nell’illegalita’.
NASCONDITI.
Aspettiamo prossimamente arresti eccellenti, altrimenti tutto insabbiato.
Io credo che la presunzione di innocenza valga per tutti, ma a giudicare dai commenti che leggo mi chiedo se viviamo in una favola dove tutti sanno l’epilogo ma fanno finta invece di attenderlo.
Probabilmente è tutta la nostra comunità che deve seriamente interrogarsi, gli errori sono stati fatti la prima volta tanti anni fa, occorre maggiore maturità.