Giletti – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – ha ripercorso le tracce dell’inchiesta della Procura sul collegamento tra le cooperative e la politica, a livello comunale e regionale. A parlare della vicenda e a provare a dare una spiegazione su quanto è accaduto, in particolare in riferimento al famoso audio diffuso su whatshapp alla vigilia del voto amministrativo, è stata Alessandra Francese, candidata con i Progressisti per Salerno e prima dei non eletti.
“Non ho sentito voti in cambio di lavoro nell’audio di Izzo, io ho detto ai miei amici che mi sarei aspettata gratitudine e riconoscenza ma credo sia normale in tutti i rapporti. Tutti i candidati si fanno i conti dei voti, mio marito è un dipendente non il presidente della cooperativa – ha dichiarato la Francese – Oggi grazie a queste persone che hanno parlato siamo tutti a casa, nella cooperativa San Matteo almeno 30 persone sono a casa, ma di quale sistema parliamo, esistono le gare d’appalto”.
La Francese si dice estranea al secondo audio e smentisce il ricatto del pane, parlando di un’errata interpretazione da parte della Procura di Salerno.