L’ipotesi di reato su cui si procede sarebbe quella di corruzione. Con De Luca, stesso avviso di proroga delle indagini sarebbe stato recapitato ad altra persona a lui vicina. Per il governatore, la notifica del provvedimento è avvenuta negli uffici del Genio Civile di Salerno, dove ogni venerdì De Luca registra la sua tribuna social (oggi particolarmente scoppiettante sul versante vaccini e lotta al Covid. Primo messaggio: «La Regione Campania è l’unica in Italia ad aver reso obbligatorio l’uso delle mascherine sempre, anche d’estate, anche all’aperto».
Secondo, a maggiore impatto: «Un suggerimento ai nostri concittadini: non ascoltate nulla di quello che viene trasmesso da Roma: lì abbiamo Aifa, Iss, Comitato tecnico-scientifico, Agenas, Ministero della Salute, il commissario per il Covid. Ognuno dice cose diverse. Per l’amor di Dio, non ascoltate nessuno. Limitatevi a seguire le indicazioni che arrivano dalla Regione»).
Con una singolare contestualità, anticipando di poco i tempi, De Luca giovedì sera – parlando al Museo della Moda di Napoli per l’inaugurazione della nuova area dedicata dalla Fondazione Mondragone alla sartoria maschile, aveva detto: «Se decidi di fare politica e non sei disposto a prenderti dieci avvisi di garanzia, è meglio che te ne vai a casa. Vuol dire che hai sbagliato mestiere».