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Il Comune di Salerno non può privarsi dell’ufficio stampa (di Enzo Todaro)

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L’indice di mortalità dei giornalisti per mano della criminalità organizzata e della delinquenza comune ha raggiunto limiti impensabili.

Aumenta anche il numero dei giornalisti sotto scorta in Italia e in ogni parte del mondo con maggiore incidenza in quegli Stati in cui domin il potere assoluto di un suolo uomo o di un governo totalitario.

La querela per diffamazione e con la conseguente richiesta risarcitoria per danni morali è diventata una moda.

Realtà sconcertanti che sembra non interessare più l’opinionepubblica. Gli organi professionali si limitano molto spesso alla diffusione dei soliti comunicati stampa che lasciano il tempo che trovano

All’apatia generalizzata sull’attività dei giornalisti non si sottrae nemmeno Salerno. E’ passato quasi sotto silenzio il licenziamento, che di tale si tratta, di due apprezzati giornalisti Carlo Alfani e Francesca Blasi che hanno retto l’ufficio stampa del Comune con professionalità e disponibilità.

Il loro contratto prevedeva la validità di un anno. Prima della scadenza il Comune di Salerno avrebbe dovuto rinnovare il contratto ovvero la prosecuzione della prestazione professionale. Ai due giornalisti, invece, per ordine supremo è stato inibito l’ingresso al Comune in attesa di “tempi migliori”.

I due giornalisti finora non hanno registrato alcuna presa di posizione nei loro confronti. Il secondo Comune della Campania non può privarsi dell’ufficio stampa e della professionalità di due noti giornalisti

di Enzo Todaro

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