Anche a Salerno, in piazza Amendola, si è tenuto il presidio per lo sciopero nazionale dei servizi dell’Igiene Ambientale, in tutte le imprese pubbliche e private. Nonostante la pioggia, i lavoratori del settore, provenienti da tutta la provincia, non si sono sottratti per manifestare contro il mancato rinnovo del CCNL da oltre 28 mesi.
NOTA FP CGIL – FIT CISL – UIL e FIADEL
Si sono interrotte le trattative per il rinnovo dei CCNL del comparto dell’igiene ambientale. Tale decisione è scaturita dalla profonda insoddisfazione per l’andamento del negoziato, sia nel merito che per i tempi che lo stesso sta avendo. Negli ultimi mesi si è provato a sviluppare i temi della piattaforma sindacale e i bisogni dei lavoratori affinché si potesse sottoscrivere un rinnovo contrattuale di prospettiva, più coerente con l’indispensabile sviluppo industriale delle aziende, ma soprattutto come necessario strumento rinnovato nelle regole e nelle tutele per lavoratrici e lavoratori.
Le Associazioni datoriali sia pubbliche che private, nonostante il senso di responsabilità mostrato dai lavoratori del comparto durante tutta la fase pandemica, in questi mesi hanno solo mantenuto degli atteggiamenti spesso ondivaghi e con pregiudiziali varie, che hanno poco a che vedere con il rinnovo del CCNL, se non nella logica di abbattimento del costo del lavoro.
Evidentemente, si ha anche la necessità di perdere tempo e di condurre delle battaglie ideologiche senza considerare i reali bisogni delle imprese e dei lavoratori.
Ovviamente, la breve riunione di martedì 28 settembre – nei termini della procedura di legge – si è chiusa con un nulla di fatto e ha sancito la rottura del tavolo delle trattative con il conseguente recapito, alle Associazione datoriali e alla Commissione di Garanzia, della dichiarazione di sciopero per tutte le imprese pubbliche e private, da svolgersi per tutta la giornata di lunedì 8 novembre 2021.
“Lo sciopero nazionale sarà per l’intera giornata e riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nella medesima giornata. La rottura delle trattative, oltre al grave ritardo di 27 mesi di mancato rinnovo, si è consumata – come più volte ricordato – sulle mancate risposte alle istanze presentate dal Sindacato e su delle proposte datoriali che noi riteniamo inaccettabili:
• Flessibilità estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari;
• Ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda;
• Precarizzare i rapporti di lavoro soprattutto per lavoratori part/time;
• Eliminare totalmente il limite massimo dei lavoratori part/time presenti in azienda;
• Parte economica esclusivamente legata agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda;
• Mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori addetti agli impianti.
La conclusione del rinnovo contrattuale non può prescindere da obiettivi come:
• CCNL unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo;
• Rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori;
• Evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori;
• Sviluppo delle norme sul mercato di lavoro;
• Sviluppo dei processi di formazione continua;
• Miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale;
• Perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti;
• Esigibilità contrattuale della clausola sociale;
• Accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità.
Il Sindacato non torna più indietro, perchè la sfida alla modernizzazione del settore, anche attraverso le risorse dal PNRR, è solo una: ciclo integrato dei rifiuti e crescita dimensionale delle aziende, qualità ambientale a tariffe contenute per i cittadini, economia industriale e nuove tutele contrattuali per lavoratrici e lavoratori in un rinnovato contratto unico del lavoro.
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