Nonostante siano passati già 3 mesi dall’inizio del Campionato di calcio di Serie A e nonostante le migliaia di segnalazioni dei consumatori, i disservizi di DAZN sono ancora presenti: dal servizio assistenza ai clienti inesistente alla pessima qualità di visione che penalizza tutti i televisori di ultima generazione, dal decoder necessario nelle aree prive di internet per utilizzare il digitale terrestre dal costo di 140 euro alle prepagate fino a 6 mesi (con sconto) che diventano abbonamenti mascherati e senza possibile disdetta.
Ora è chiaro. Aver concesso l’esclusiva della trasmissione del Campionato di calcio della Serie A solo a DAZN permette all’OTT di fare ciò che vuole, annunciando addirittura di modificare unilateralmente le proprie condizioni di vendita solo dopo 3 mesi, limitando la visione delle trasmissioni ad un solo apparato.
Nonostante l’approvazione di una risoluzione parlamentare, l’inattività delle Istituzioni sta rafforzando sempre più DAZN e indebolendo i consumatori.
- I disservizi di visione (anche se in calo) continuano, come accaduto per il derby Milan-Inter di domenica 6 novembre 2021. Avere la certezza di vedere con stabilità la partita rimane ancora un terno al lotto
- Nonostante le diffide di Agcom, il servizio clienti telefonico continua ad essere inesistente come pure le procedure di reclamo
- La qualità di visione non è costante, perché degrada continuamente durante la trasmissione e quindi anche la prossima annunciata visione in Full HD 1080 continuerà a rendere inutili i televisori di ultima generazione. Scegliere la qualità è anch’esso un diritto del consumatore che non deve essere disatteso come invece accade ora. Chi ha un televisore con risoluzione (4K o 8K) deve avere il diritto di poterlo utilizzare se nel mercato c’è chi ha la capacità di trasmettere in qualità evoluta. Tutto questo viene limitato da un mercato privo di concorrenza
- Il decoder per vedere i canali DAZN sul digitale terrestre nelle aree con scarsa connessione ad internet costa al consumatore addirittura €139,90, penalizzando, quindi, economicamente chi ha problemi di inclusione digitale non dovuti alla sua volontà
- DAZN lancia sul mercato, attraverso Amazon, l’acquisto di prepagate con tagli da 1, 3 e 6 mesi prevedendo anche una scontistica. Sono in realtà abbonamenti mascherati visto che con tale modalità non è possibile disdire quando si vuole e che, in assenza di assistenza clienti, in caso di disservizi, è difficile recedere
- Si annunciano, dopo soli 3 mesi di trasmissione, modifiche unilaterali alle condizioni di vendita per limitare la visione ad un solo apparato per abbonamento, un atteggiamento poco rispettoso dei consumatori che penalizza soprattutto le famiglie con tifosi di diverse squadre.
Le piattaforme trasmissive non sono tutte uguali perché molto dipende dagli investimenti economici e tecnologici che le aziende decidono di fare o non fare. Ecco perché non è stato corretto prevedere l’esclusiva della trasmissione dei diritti televisivi dell’evento sportivo più popolare in Italia ad un solo operatore, creando di fatto un monopolio.
Non è solo Adiconsum a chiedere maggiore concorrenza. Lo chiedono anche gli italiani come si evince dai dati del nostro osservatorio sugli OTT e anche l’ultimo sondaggio della BVA DOXA pubblicato su molti media.
Da un campione selezionato di 4.000 utenti è emerso che solo il 23% dei clienti di DAZN dichiara che la visione è sempre stata fluida e senza interruzioni, contro il 65% dei clienti Amazon Prime e l’81% dei clienti SKY.
Il 48% degli utilizzatori che vedono il calcio su DAZN dichiarano di voler disdire l’abbonamento se continuano i problemi di visione contro l’11% degli utilizzatori di Amazon Prime e il 7% di coloro che vedono il calcio su SKY.
Adiconsum continua a chiedere di ripristinare immediatamente la sana concorrenza fra aziende restituendo il diritto di scelta ai tifosi/consumatori.
Adiconsum chiede ad Agcom di:
- estendere il già esistente accordo per bar e ristoranti che permette la visione di tutte le partite del campionato anche in 4k su piattaforma satellitare anche ai consumatori
- verificare tutte le condizioni di contratto previste da DAZN, comprese quelle per le ricaricabili, e farle modificare nelle parti che non garantiscono i diritti del consumatore come: l’istituzione del servizio clienti telefonico, le modalità di reclamo e recesso e la partecipazione alle conciliazioni
- analizzare le modalità che DAZN prevede per le aree a bassa connessione con sistemi che garantiscano l’inclusione dei cittadini senza elevare i costi
- intervenire e regolamentare le modifiche unilaterali.
Commenta