Quasi 40 mila contagi in 24 ore, la Germania è in piena emergenza Covid e la linea morbida delle scorse settimane dovrà essere rapidamente corretta, stando agli esperti, che lanciano l’allarme e arrivano a chiedere l’obbligo vaccinale per insegnanti e sanitari, violando una sorta di tabù in un Paese dove neppure i vaccini per la prima infanzia sono vincolanti per i genitori. All’ordine del giorno c’è anche la possibile introduzione del Green pass tedesco sul posto di lavoro: presto si potrebbe chiedere ai dipendenti di esibire un certificato di vaccino, di guarigione o un test negativo, riattivando la campagna dei test gratuiti per tutti, allo studio sul tavolo del negoziato del cosiddetto ‘Semaforo’, la coalizione formata da Spd, Verdi e liberali al lavoro per un accordo. Stando al Robert Koch Institut sono stati segnalati 39.676 nuovi positivi e 236 vittime in 24 ore (la settimana scorsa erano stati 20.676). E anche se il parametro di riferimento è ormai l’ospedalizzazione, diverse regioni hanno già le strutture sanitarie al collasso, come Sassonia, Turingia e Baviera. Proprio il Land di Monaco ha dichiarato lo stato di emergenza, avendo ben 9 distretti dei dieci più colpiti dal virus: a Rottal Inn l’incidenza settimanale ha toccato il record federale con 1.104 casi su 100 mila abitanti. Su base nazionale questo valore ha raggiunto il terzo picco in tre giorni rispetto all’intera pandemia, con 232,1 positivi. Inutile dire che l’allarme rosso sta mettendo una seria ipoteca anche sul prossimo Natale: un incubo già vissuto – l’anno scorso i tedeschi lo festeggiarono in lockdown – e ci sono già le disdette di alcuni mercatini.