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Cortei e assembramenti, stretta Viminale: sit-in lontano dal centro e con mascherina

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Le esperienze di Milano e Trieste fanno scuola: diritto di manifestare il dissenso sempre, ma anche diritto a poter esercitare le proprie attività economiche in sicurezza. E nel pieno rispetto delle norme anticontagio per evitare che il virus riparta, con controlli serrati e sanzioni effettive visto che quelle finora elevate sono pochissime.

Nasce da questa esigenza – come riporta il sito web repubblica.it – la circolare con la quale oggi, su input della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi indicherà a prefetti e questori le nuove direttive da seguire, sin dal prossimo weekend, in occasione di manifestazioni di protesta.

Fuori dai centri storici, lontano da palazzi delle istituzioni e obiettivi sensibili, in orari tali da non creare disagi e possibilmente in forma statica. La parola d’ordine è concordare e non vietare. Prefetti e questori dovranno concordare con gli organizzatori delle manifestazioni luoghi, orario e modalità che garantiscano i diritti di tutti e non creino intralcio alle attività commerciali e alla circolazione dei cittadini. Dal Viminale parte l’invito a predisporre un adeguato meccanismo di controlli del rispetto delle normative antiCovid, a cominciare dall’obbligo (già previsto dalle norme attuali) di indossare la mascherina anche all’aperto in situazioni di assembramento come ovviamente è una manifestazione.

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