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Covid senza freni in Friuli Venezia Giulia: ad un passo dalla zona gialla

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Ventuno decessi per covid in sette giorni non si registravano da metà maggio e il bilancio è destinato a salire ulteriormente. Numeri ampiamente superiori alla media nazionale. E’ come se in Italia ci fossero stati 1000 morti nella settimana, invece se ne contano un terzo.

Sempre negli ultimi sette giorni i casi sono quasi raddoppiati passando da 1445 a 2650, un +83% che potrebbe avere presto conseguenze negli ospedali. L’incidenza settimanale a livello regionale sale a 221 casi per centomila abitanti.

Trieste naviga appena sopra quota 500 e rimane di gran lunga il territorio italiano con maggior circolazione virale. Le zone con i maggiori incrementi sono però le altre. Il contagio si allarga a Udine, Pordenone e Gorizia, che hanno ritmi di crescita settimanale superiori al 100%.

Spicca l’isontino che presenta un’incidenza di 274, inferiore solo a Trieste e in linea con Bolzano. I ricoverati continuano ad aumentare, anche se a un ritmo minore.

Difficile fare previsioni sull’ingresso in zona gialla, dal momento che sono necessari ancora quasi 70 ricoverati in più. Secondo il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga potrebbe accadere entro novembre.

Fedriga ha di nuovo invitato a non credere alle “pagliacciate” dei no vax scritte sui social e ha reso noto che tre ricoverati su quattro negli ospedali della regione sono non vaccinati, nonostante costoro rappresentino una minoranza della popolazione.

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