Secondo l’indirizzo approvato dalla giunta comunale, si intende agire sulla falsariga di azioni simili realizzate in altre realtà rurali e borghi storici all’interno del PSR Campania, mettendo su azioni sinergiche e integrate tra pubblico e privato. Il Comune vuole contribuire alla realizzazione di questo progetto in virtù della convezione “Rinascita dei Borghi” che ha stipulato con la BCC di Capaccio Paestum Serino. Una convenzione finalizzata a finanziare a condizioni agevolate la ristrutturazione di immobili situati nei centri storici.
L’amministrazione ha approvato un regolamento per la concessione di contributi in conto interessi sui mutui concessi e fino al 30% in conto capitale per il recupero e il risanamento degli immobili che ricadono nel piano di recuperi del Comune di Capaccio Paestum. Il Comune prevederà in bilancio di € 100.000 all’anno per la durata di tre anni e istituirà un comitato tecnico che realizzerà una progettazione congiunta centralizzata negli uffici del Comune.
«Capaccio Capoluogo è un borgo storico di singolare bellezza, una terrazza sulla pianura e sul golfo di Salerno – dichiara il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri – L’obiettivo stabilito fin dal primo momento dalla nostra amministrazione è di attivare tutte le iniziative utili a valorizzarlo, legando le bellezze paesaggistiche e culturali a quelle gastronomiche e delle tradizioni locali.
Negli ultimi due anni abbiamo dato grande attenzione al borgo in termini di decoro urbano, curando l’accoglienza turistica, la sistemazione di angoli e scorci, l’istallazione di opere d’arte contemporanea, iniziative teatrali e musicali di livello regionale; abbiamo acquisito al patrimonio pubblico Palazzo Stabile, che siamo prossimi a ristrutturare, e Palazzo Bellelli, oggi area tecnica del Comune.
Sta anche per partire la sistemazione e la pavimentazione del centro storico. Insomma, per il centro storico stiamo investendo 4 milioni di euro. Ma l’intervento pubblico non può arrivare ovunque, ecco perché occorre una sinergia tra pubblico e privato, senza la quale il recupero completo del borgo non sarebbe possibile».