Cava, ospedale a rischio ridimensionamento: protesta con finti cadaveri e striscioni
Redazione 2
Stampa
Protesta shock dell’Uroboro, associazione che opera sul territorio cavese nell’ambito socio culturale. Ieri mattina infatti nei pressi dell’ospedale – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – sono comparsi cadaveri finti a terra, coperti da lenzuola sporche di sangue e uno striscione che recitava “Non siamo arrivati in tempo al Ruggi”. “Cava de’ Tirreni è la prima città della provincia di Salerno per numero di abitanti dopo il capoluogo – dichiara in una nota Gennaro Portofino, portavoce dell’associazione -, e non può avere un presidio ospedaliero, il Santa Maria dell’Olmo, con servizi ed operatività ridotti ai minimi termini”.