Ma purtroppo questa ipotesi esiste e per cancellarla non bastano le rassicurazioni di chi dice che la situazione è sotto controllo e che la cessione della società avverrà entro i termini stabiliti. Non può bastare per i tifosi che nel tempo hanno dovuto sopportare e superare diversi momenti di delusione. Anche la stessa promozione in serie A di quest’anno non è stata goduta a pieno, per un motivo molto semplice. Perché all’orizzonte c’era e c’è tuttora questa grande incognita sul futuro societario col timore di perdere tutto dal primo gennaio. Timore che aumenta sempre di più con l’avvicinarsi del termine di fine anno.
È come se ad un bambino dicessero di entrare al luna park ma che dopo qualche minuto possono spegnere tutte le giostre e le luci. Per i tifosi della Salernitana la serie A è come andare a Disneyworld, un luogo unico che vedi poche volte nella vita. Disneyworld è fantastico ma il prezzo del biglietto rischia di essere troppo alto. Fuori di metafora, la serie A fa piacere a tutti ma se per starci dentro si rischia poi di restare fuori da tutto allora no. Dalla promozione in serie A sono passati 193 giorni. Dalla multiproprietà incompatibile nei campionati professionistici sono trascorsi, invece, nove anni. Il problema quindi non nasce oggi, andava affrontato e risolto per tempo, come abbiamo più volte sostenuto. Ed invece ci troviamo ancora oggi a parlare dell’incognita societaria. Invitiamo i responsabili di questa situazione, ognuno per la loro parte, a dare risposte precise. Lo meritano i tifosi, lo merita Salerno.