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Vendita Salernitana: mancano 42 giorni dalla scadenza

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Capiamo tutto. Le osservazioni dei trustee, le posizioni dei potenziali acquirenti, gli interessi dei venditori, i paletti della Figc. Ma bisogna capire anche le preoccupazioni della tifoseria. Assolutamente legittime visto che a novembre inoltrato, a 42 giorni dalla scadenza del 31 dicembre, ancora non si sa se verrà ceduta la Salernitana. Non entriamo nel merito del trust. Adesso bisogna risolvere un problema che, col passare dei giorni, delle settimane, dei mesi, mette sempre più ansia a chi ha a cuore i granata. Adesso basta! Adesso bisogna fare chiarezza per una piazza che sta dimostrando sul campo di meritare la serie A. L’ipotesi di toglierla a questi tifosi a metà campionato sarebbe assurda, gravissima e indecente anche per tutto il movimento calcistico italiano.

Ma purtroppo questa ipotesi esiste e per cancellarla non bastano le rassicurazioni di chi dice che la situazione è sotto controllo e che la cessione della società avverrà entro i termini stabiliti. Non può bastare per i tifosi che nel tempo hanno dovuto sopportare e superare diversi momenti di delusione. Anche la stessa promozione in serie A di quest’anno non è stata goduta a pieno, per un motivo molto semplice. Perché all’orizzonte c’era e c’è tuttora questa grande incognita sul futuro societario col timore di perdere tutto dal primo gennaio. Timore che aumenta sempre di più con l’avvicinarsi del termine di fine anno.

È come se ad un bambino dicessero di entrare al luna park ma che dopo qualche minuto possono spegnere tutte le giostre e le luci. Per i tifosi della Salernitana la serie A è come andare a Disneyworld, un luogo unico che vedi poche volte nella vita. Disneyworld è fantastico ma il prezzo del biglietto rischia di essere troppo alto. Fuori di metafora, la serie A fa piacere a tutti ma se per starci dentro si rischia poi di restare fuori da tutto allora no. Dalla promozione in serie A sono passati 193 giorni. Dalla multiproprietà incompatibile nei campionati professionistici sono trascorsi, invece, nove anni. Il problema quindi non nasce oggi, andava affrontato e risolto per tempo, come abbiamo più volte sostenuto. Ed invece ci troviamo ancora oggi a parlare dell’incognita societaria. Invitiamo i responsabili di questa situazione, ognuno per la loro parte, a dare risposte precise. Lo meritano i tifosi, lo merita Salerno.

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