Resta molto critica la situazione epidemiologica in Slovenia, dove nelle ultime 24 ore il tasso di positività al covid è tornato a superare il 50%. Come hanno reso noto le autorità’ sanitarie, su 2.730 test molecolari effettuati i positivi sono risultati 1.389, pari al 50,9%. I decessi sono stati 16, ma a preoccupare è il numero delle ospedalizzazioni. I pazienti ricoverati sono 1.162, dei quali 275 in terapia intensiva, a fronte di una capacità massima di 288 posti letto. La gestione del sistema ospedaliero rimane difficile in primo luogo per la carenza strutturale di personale sanitario, i cui congedi per malattia hanno toccato quota 450 all’Ospedale policlinico di Maribor. Secondo i dati dell’Istituto nazionale per la salute pubblica (NIJZ), il numero di contagi attivi nel Paese ex jugoslavo è di 44.743, in crescita di 114 unità rispetto al giorno precedente, con un una media di infezioni a sette giorni pari a 3.143 e un dato di 2.123 positivi per 100 mila abitanti. Le persone vaccinate con entrambe le dosi sono poco oltre il milione e centomila, pari al 54% dell’intera popolazione. Il governo di Lubiana da parte sua ha reso noto di aver inviato in prestito alla Croazia, a titolo umanitario per il crescente interesse alla vaccinazione, oltre 40 mila dosi Pfizer/Biontech, che Zagabria si impegna a restituire entro la fine dell’anno.