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“Resto al Sud”. Incentivi estesi al commercio e alle isole del Centro-Nord

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La misura “Resto al Sud” è nata per incentivare la nascita di nuove attività imprenditoriali e anche libero professionali.

Sebbene abbastanza recente – la legge che l’ha vista nascere è del giugno 2017 – alla data del 1° novembre conta 10.210 iniziative finanziate, 432 milioni di euro concessi e la creazione di 38.058 nuovi posti di lavoro.

Possono accedere alle agevolazioni gli under 56, ovvero persone di entrambi i sessi che, alla data di presentazione della domanda, hanno un’età compresa tra i 18 anni già compiuti e i 56 anni non ancora compiuti (limite di età innalzato da 45 a 55 anni dalla Legge di Bilancio per il 2021).

Non ci sono limiti di età per i 24 Comuni “Resto Qui”, compresi nelle aree del cratere sismico del Centro Italia, che hanno una percentuale di edifici inagibili superiore al 50%.

Nuove opportunità per il commercio e isole del Centro-Nord

I sussidi di Invitalia adesso si ampliano e sono utilizzabili anche per le attività commerciali e per le isole minori del Centro-Nord, per effetto dell’entrata in vigore del decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121.

Le agevolazioni si estendono al commercio.

I settori ammessi alla misura “resto al Sud”:

Rileva molto l’allargamento alle attività commerciali che abbracciano un rilevante numero di opportunità possibili, sia del commercio al dettaglio che all’ingrosso, come riportate nella sezione G della classificazione Ateco.

Per coloro che hanno ben chiara l’idea progettuale, e decidono aprire un’attività – adesso anche nel settore commercio – Invitalia consente di avere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati che possono coprire il 100% delle spese documentate.

Il contributo a fondo perduto è di euro 50.000 per ogni richiedente e può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da 4 soci.

Per le imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è di euro 60.000.

Nel corso dell’attività, a supporto del fabbisogno circolante, è previsto un contributo supplementare di 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale e di euro 40.000 (10.000 x 4 soci) per le società.

Dicevamo innanzi che le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e questo perché, oltre il contributo a fondo perduto pari al 50%, vi è anche il finanziamento bancario del 50%, a tasso zero, garantito dal fondo di Garanzia per le PMI.

In questo strano periodo di restrizioni, a causa del C0vid-19, forse riesce difficile ideare e progettare un’attività, ma bisogna guardare avanti e convincersi che passerà.

Parole incoraggianti si rinvengono, invero, sul sito del Parlamento europeo ove si legge, tra l’altro:

“La ripresa dalla pandemia di Covid-19 nell’UE, costituisce la massima priorità del Parlamento in termini di bilancio per il prossimo anno” …

“La priorità assoluta è supportare la ripresa dalla crisi provocata dalla pandemia di Covid-19 e, allo stesso tempo, gettare le fondamenta per un’Unione più resiliente. Vogliamo investire in un’economia dinamica, per aiutare le piccole e medie imprese (PMI) e promuovere l’occupazione, soprattutto dei giovani” …

Nuove zone geografiche.

Per l’ampliamento dei sussidi di “Resto al Sud”, ad altre zone geografiche, ovvero per le isole minori marine, lagunari e lacustri del centro-Nord, riportiamo l’elenco di questi posti che con gli incentivi di “Resto al Sud” possono far nascere nuove attività e rilanciare l’economia di questi luoghi, anche per i loro prodotti tipici locali tradizionali.

Elenco delle isole minori marine:

Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Ponza, Porto Azzurro, Portoferraio, Portovenere, Rio, Ventotene.

Elenco delle isole lagunari e lacustri:

Per approfondimenti si rinvia al sito di Invitalia.

 

Luca De Franciscis dottore commercialista

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