“Sono molto soddisfatta – ha commentato la deputata Dem – perché insieme agli armatori della flotta tonniera salernitana, siamo impegnati in quella che possiamo definire una battaglia per la sopravvivenza”. Gli armatori del settore, già gravemente colpiti da una perdurante crisi, sarebbero oltremodo penalizzati dagli ultimi interventi legislativi tanto contestati.
Con l’eliminazione dei riferimenti all’incremento annuo e al principio di stabilità relativa del testo approvato alla Camera, infatti, la quota destinata alla pesca accessoria verrebbe calcolata non più sulla parte incrementale, ma su tutto il contingente di pesca assegnato annualmente all’Italia.
“Stiamo parlando di un settore, quello della circuizione – ha evidenziato Eva Avossa – al quale oggi viene attribuito il 72% circa della pesca italiana del tonno rosso, rispetto all’85% registrato nel 2008: nessun altro sistema di pesca ha subito un’erosione di quota così significativa nel tempo a vantaggio degli altri sistemi e della quota indivisa, che non è mai stata tanto alta come oggi”.
L’attenzione ora si sposta in Senato dove le Commissioni sono chiamate a valutare l’intero impianto del disegno di legge osteggiato dagli armatori. “Sono ottimista sul buon esito di questa vicenda – ha concluso Avossa – perché confido nel buonsenso di questo governo che ha sempre lavorato per tutelare le sue eccellenze”.