Per l’occasione, l’autrice si confronta con la giornalista Erminia Pellecchia, del “Mattino di Salerno”, dopo i saluti dell’editore Sante Avagliano. Letture e teatralizzazione a cura di ScenaTeatro, in linea con le atmosfere del romanzo.
L’ingresso è libero e sarà richiesta l’esibizione del Green Pass o di tampone negativo entro le 48 ore e l’uso della mascherina. Prenotazione obbligatoria al numero whatsapp 3402703329. Si tratta di una tappa di un tour letterario nazionale che tocca numerose città italiane.
«Forti della tradizione che abbiamo espresso in passato con le nostre collane dedicate a romanzi di carattere storico e di grande ispirazione letteraria, abbiamo deciso di inaugurare una nuova collana, dal titolo evocativo “Mondi sommersi”, che si differenzi dalle altre. Una collana nel segno del Fantasy e del Mistery: un doppio filone per indagare il mistero e il fantastico, per far appassionare chi legge e, come si evince dal titolo, per viaggiare in mondi al confine, tra il reale e l’irreale. Mondi nascosti e mondi da scoprire in mezzo a oscurità e visioni che esaltano l’infinita bellezza del narrare. Mi auguro che lettrici e lettori saranno conquistati da queste nuove avventure proposte da Marlin», annuncia l’editore Sante Avagliano.
Significativo il commento dello scrittore Maurizio de Giovanni nella sua introduzione: «State per leggere qualcosa di profondamente diverso da tutto quello che avete letto nella vostra vita. Un fantasy, si potrebbe… Qui però, ed è una differenza fondamentale, ad alterare un flusso fin troppo noto e prevedibile e a rendere la lettura un’esperienza profondamente unica ci sono contaminazioni e riferimenti apparentemente così lontani e perfino contrapposti da lasciare a bocca aperta.»
Si tratta di una trilogia fantasy in cui elementi della mitologia celtica e della cultura italiana per la prima volta si fondono in un’unica storia con personaggi provenienti dalla letteratura, che hanno l’opportunità di modificare il proprio destino per portare a compimento un’antica profezia. Dal Galles del V secolo ai nostri giorni, una ragazza lotterà senza sosta per far riemergere l’Awen, il potere che domina il Destino del mondo. La scrittrice coniuga elementi della tradizione fantasy con omaggi sorprendenti ad Anna Maria Ortese, Dino Buzzati, Tacito e Matilde Serao in una combinazione letteraria originale.
«Ho lavorato molti anni a questo progetto e mi attirava l’idea di una trilogia in cui personaggi storici o provenienti dalla letteratura avessero la possibilità di cambiare il destino grazie a questo potere: l’Awen. Da qui un’opera che è frutto di studi e passioni in campi letterari differenti ma che, mescolandosi, danno vita a nuove stimolanti contaminazioni», evidenzia Monica Zunica.
L’opera “Awen” prende spunto da un’antica leggenda gallese (“Storia di Taliesin”) per raccontarne un immaginario prosieguo ma è ambientata tra le montagne del Molise (Monte di Mezzo), in un mondo non visibile (Terre dell’Awen) e nella Napoli del 1595. Awen è una parola gallese e nella sua radice “wel” vuol dire soffio. Tramandata oralmente da tempi antichissimi, è stata trascritta per la prima volta nella “Historia Brittonum” di Nennio, nel 796 d.C., dallo storico Gildas di Rhuys. L’Awen era l’ispirazione poetica che donava agli antichi bardi una sapienza profetica.
«Il simbolo dell’Awen fu per la prima volta introdotto da Iolo Morganwg (1747-1826), poeta e antiquario gallese. In una raccolta di testi da lui pubblicata, il simbolo rappresenta l’inizio della vita. I tre segni corrispondono a lettere primordiali dalle quali derivano tutti gli alfabeti ed esprimono amore, conoscenza e verità. Successivamente questo simbolo è stato adottato da diverse correnti neodruidiche, assumendo un significato di flusso vitale che dona ispirazione, energia e tranquillità», spiega l’autrice.
La storia
Diana, all’età di sette anni, svanisce nel nulla insieme alla madre in un bosco del Molise. La madre non verrà ritrovata mentre Diana ricomparirà una settimana dopo ben vestita e pettinata, come se nulla fosse accaduto. Della settimana trascorsa Diana non avrà ricordi e, per i dieci anni successivi, non sarà più capace di parlare.
La vita di Diana cambia dal giorno del suo diciassettesimo compleanno, quando strani sogni le restituiscono la voce e la spingono a fuggire di casa per raggiungere il bosco (Monte di Mezzo) in cui dieci anni prima era scomparsa la madre. Durante il viaggio viene aggredita da un gruppo di uomini armati e fuggendo non si rende conto di aver oltrepassato un portale magico, un confine che divide il mondo da lei conosciuto dalle Terre dell’Awen.
Inizia per lei un percorso difficile, durante il quale incontra numerosi personaggi, come i gemelli Jago e Kei, Liam, un ragazzo di cui si innamorerà perdutamente, e Artagos, un Fferrylt potente e ambiguo che millecinquecento anni prima ha assorbito il potere oscuro dell’Awen. Diana scopre di essere la depositaria di un antico sapere, quello delle Custodi, una stirpe di donne destinate a proteggere, a costo della propria vita, il potere dell’Awen. Il suo cammino non sarà privo di pericoli: il più grande di questi è incarnato da un despota di nome Morfran (personaggio conosciuto anche come Afgaddu nella leggenda “La storia di Taliesin”).
L’unico modo che Diana ha di vincere è quello di trovare quattro Guardiani: creature che hanno preso vita dalle pagine di Anna Maria Ortese, Dino Buzzati, Tacito, Matilde Serao. Per assicurarsi la loro collaborazione, Diana cercherà di far recuperare la memoria a queste creature, proteggere ciò che ama e scoprire la verità sulla scomparsa della madre.
L’autrice
Monica Zunica è nata a Napoli nel 1972 dove si è laureata in Filosofia. Dopo aver pubblicato romanzi e racconti – Senza sapere nulla (2007); Tra le onde i giorni dimenticati (2011); Il rovescio delle cose (2011) – AWEN è la sua prima trilogia fantasy. È stata collaboratrice di “Repubblica”, ha lavorato come ufficio stampa per diverse realtà culturali e ha partecipato alla fondazione della nuova rivista “Sud”.
Nel 2010 ha lasciato Napoli per vivere con la propria famiglia tra i boschi del Molise. Attualmente, con il marito Enrico e i figli Carlo e Ginevra, si occupa di eventi culturali per la propria associazione, “L’Iperico”, e si dedica alla rievocazione storica dei popoli celtici e sannitici. Da lungo tempo è un membro dell’Obod, Ordine dei Bardi Ovati e Druidi, e celebra matrimoni celtici. Cura, inoltre, da diversi anni l’aperitivo letterario del “Fantasy Day”, il più grande festival del Sud Italia dedicato al genere.
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