Lei quindi è favorevole alla stretta imposta da alcuni amministratori locali? «Sì, certo, ben vengano le misure che riducendo al minimo i contatti riducono di pari passo le probabilità del contagio. Si tratta di misure tutto sommato sopportabili che, si spera, ci eviteranno restrizioni ben peggiori, come il lockdown. Certo vedremo come impatterà ora la nuova variante sudafricana…».
Cosa sappiamo al riguardo? «Ci vorranno due settimane per conoscerne a fondo le caratteristiche ma il fatto che sia cresciuta del 30% in Sudafrica, ci sia in Belgio, in Israele e a Hong Kong vuol dire che sta prendendo piede. Dovremo capire se è in grado di schivare meglio delle altre varianti il vaccino».