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Roccadaspide: al freddo e sotto la pioggia per fare il vaccino. Il Comune vuole intervenire a proprie spese, l’Asl non risponde

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Persone costrette a sopportare ore di attesa al freddo e sotto la pioggia per poter effettuare il vaccino. E’ la triste situazione che, da diverso tempo, si sta verificando presso il Centro vaccinale di Roccadaspide che si trova proprio all’interno dell’ospedale della cittadina. Gli spazi interni, a causa delle normative anticontagio, non permettono l’accesso di tutti i pazienti pertanto l’attesa del turno avviene all’esterno nonostante il clima invernale.

Una situazione che amareggia gli amministratori in quanto vi si potrebbe porre rimedio con facilità poiché l’ente comunale, retto dal sindaco, Gabriele Iuliano, ha comunicato, già da tempo, alla Direttrice del Distretto Sanitario 69 Capaccio – Roccadaspide, Giuseppina Arcaro, la volontà e la disponibilità ad eseguire gli interventi presso l’unità vaccinale atti a migliorare le condizioni agli utenti nella fase di attesa.

Comunicazioni che, però, non hanno mai ricevuto alcun riscontro dal Distretto ed intanto le persone, soprattutto anziani che arrivano da tutti i paesi dell’entroterra cilentano presso il Centro per effettuare la terza dose del ciclo vaccinale, si ritrovano ad esporsi alle intemperie trovando, in alcuni casi, riparo sotto ai cornicioni dell’ospedale dove, pur di evitare la pioggia, si accalcano finendo per creare pericolosi assembramenti.

“E’ una situazione paradossale, abbiamo offerto tutto il supporto necessario alla corretta gestione del centro vaccinale durante tutto il periodo della campagna ed oggi, dopo aver indirizzato ben quattro note alla Direttrice Arcaro con cui abbiamo fatto anche un sopralluogo, dopo averle fatto decine di telefonate e dopo averle inviato altrettanti messaggi per ribadire la disponibilità dell’ente di farsi carico degli interventi necessari, non abbiamo avuto alcuna risposta, è un atteggiamento inaccettabile.

Come se non bastasse, continuano ad arrivare critiche da chi crede, in maniera inesatta e strumentale, che sia l’ente comunale a voler creare disservizi e a non voler garantire assistenza al centro vaccini” ha concluso Iuliano indignato.

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