Negli Stati Uniti non sono tempi di rose e fiori per i democratici. Le ultime elezioni amministrative, hanno messo alla luce i segnali di grandi difficoltà che sta vivendo il partito di maggioranza americano. La vittoria di Eric Adams come sindaco di New York, non è bastata a placare l’entusiasmo dei repubblicani.
Le ambizioni di questi sono notevolmente cresciute, e l’esito delle urne della grande mela non ha cambiato l’attuale scenario politico americano. Al momento, i sondaggi relativi le elezioni di medio periodo di metà 2022, vedono una sconfitta progressista. L’ultimo scossone arriva direttamente dalla Casa Bianca, e riguarda lo schieramento del presidente Joe Biden.
Symone Sanders, portavoce e consigliera di Kamala Harris, lascerà la sua carica alla fine dell’anno. La 39enne afroamericana, prima di ottenere tale ruolo, aveva lavorato attivamente nella campagna presidenziale di Biden.
La notizia del suo addio è stata diffusa dalla Casa Bianca, dopo le indiscrezioni sulla frustrazione che accompagnava il team della vicepresidente. Il gruppo di Kamala Harris, sembra che stia soffrendo molto il ruolo secondario che svolge, all’interno della presidenza attuale.
Il giudizio nel Congresso e nei circoli politici di Washington sulla vicepresidente, è di mediocrità e poca brillantezza. La prima donna che ricopre la seconda carica del paese, non è più la scommessa più innovativa del paese, ma sta diventando l’elemento di difficoltà dei democratici.
Lo scorso 18 novembre si era dimessa anche la direttrice della comunicazione, Ashley Etienne, altra veterana dello schieramento progressista. Il fronte Biden subisce un nuovo colpo, e perde un altro tassello di compattezza che rende più fragile gli equilibri in vista delle elezioni di medio periodo.
Olindo Nuzzo
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