“Invito ognuno a garantire il proprio contributo, a unirsi, confrontarsi e addivenire a una soluzione che possa ancora salvare l’andamento sportivo, ma soprattutto possa salvare la dignità di una tifoseria, di un popolo e di una città. Si evincono dallo stato dei fatti – ha scritto ancora Avella – due lati della medaglia: da un lato, una gestione societaria palesemente inadeguata; dall’altro, una tifoseria e un popolo che con la loro passione sono ampiamente all’altezza al cospetto di autorevole palcoscenico del calcio nazionale.
Ci sarà un tempo per le analisi e per i bilanci; ora, però, è il tempo di intervenire, di dare ognuno una mano, profondere ogni sforzo per salvare una situazione surreale.
Il mio è un augurio, un appello alle forze attive della città, con l’auspicio di trovare un largo riscontro, affinché la questione possa essere affrontata e trovare, in tempi rapidi, la soluzione più adatta e condivisa.
È indispensabile che nell’immediatezza si appalesi ed emerga un nuovo soggetto imprenditoriale in grado di tentare e raggiungere l’impresa, sia da un punto di vista dei risultati, sia nell’intento di consolidare e intraprendere un progetto societario credibile, affidabile e duraturo nel tempo”.