Ferrero, arrestato a Milano dalla Guardia di finanza, è stato trasferito nel carcere di San Vittore. Per altre cinque persone coinvolte nell’inchiesta sono stati disposti gli arresti domiciliari. La notizia dell’arresto arriva a pochi giorni dall’indiscrezione di Repubblica, che parlava del rischio di un nuovo processo per bancarotta fraudolenta per il patron della Sampdoria, assolto in passato dalle accuse di dichiarazione fraudolenta, riciclaggio e truffa.
Il caso Obiang
Al centro del caso, la cessione nel 2015 del centrocampista Pedro Obiang, passato dalla Sampdoria al West Ham per 6,5 milioni di euro. Stando a quanto ricostruito, questi soldi erano stati usati per operazioni estranee a quelle del club, ovvero per ingaggiare un’azienda attiva nel settore cinematografico, la Vici Srl, amministrata da Vanessa Ferrero, figlia del presidente doriano. Il giudice non aveva ravvisato reati, ma al tempo stesso aveva chiesto alla procura di effettuare approfondimenti per «verificare l’esistenza di eventuali vantaggi».
L’accusa di bancarotta fraudolenta
L’accusa di bancarotta fraudolenta – reato contestato anche alla figlia di Ferrero, Vanessa, e al nipote Giorgio, entrambi ai domiciliari – poggia sull’analisi degli accordi di fallimento di altre società del presidente della Samp. Stando agli atti, gli accusati «in concorso tra loro distraevano 1 milione e 350 mila euro dalla società Eleven Finance srl, nella quale sono state fuse per incorporazione la Vici Srl, la Cgcs, la Mediaport Cinema Srl». Gli inquirenti ritengono che somme ingenti di denaro siano finite a Massimo Ferrero, mascherate dietro «conciliazioni lavorative ideologicamente false» e «prive di fondamento».