L’evento è gemellato con “Betlemme a Talacchio”, il presepe di stoffa ideato e realizzato dagli abitanti del piccolo Borgo marchigiano che con tanta fantasia e creazione ogni anno creano un presepe itinerante con statue ad altezza d’uomo lungo le strade e nei giardini delle abitazioni.
Una delegazione di cittadini di Baronissi visitò, prima della pandemia, la cittadina di Talacchio rinsaldando un gemellaggio “simbolico” nel nome del Natale. E nasce così il Presepe nel Ciliegio, con oltre duecento statue e scene di Betlemme, dal Mercato alle osterie, dal banco del pesce a quello delle uova, dalla Capanna al castello di Erode. Il presepe è distribuito in svariate postazioni, le statue sono in abiti d’epoca, lavorate e decorate a mano.
Nel corso della serata saranno inoltre “accese” le luci dell’Irno in tutta la città, con il grande abete di Natale e il magnifico giardino incantato in Villa comunale, le luminarie lungo le strade e le piazze cittadine.
“L’albero e il presepe sono due segni che non finiscono mai di affascinare – sottolinea il sindaco Gianfranco Valiante – il presepe, in particolare, quest’anno rappresenta la maggiore attrazione del Natale a Baronissi, un’opera straordinaria e ancor più bella perché realizzata con il contributo di tutta la comunità.
L’idea nasce da una visita al presepe di Talacchio che, realizzato in stoffa, è unico nel suo genere. Abbiamo condiviso questo progetto con la bella comunità marchigiana e lo abbiamo arricchito con scene di vita di Betlemme con l’utilizzo di materiali poveri ma do grande impatto artistico”.
Alla realizzazione dell’opera – che ha visto il coordinamento dell’assessore agli eventi Giuseppe Giordano e della consigliera comunale Angela De Divitiis, la direzione scenografica del maestro Gaetano Stella e l’aiuto della sarta Tina Spisso – hanno contribuito la Pro Loco Baronissi, gli Aggregati di S.Antonio, le associazioni “Un cuore a cavallo”, “Per niente facile”, “Progetto Sud”, “Baronissi insieme”, i ragazzi della parrocchia di S.Agnese, l’associazione “Madre Terra”, l’Università della terza età, l’Associazione culturale Casal Barone – Rivivere insieme – Oasi, i fedeli della parrocchia Santa Maria delle Grazie e S.Stefano Promartire. Un contributo speciale, con la realizzazione di manufatti in materiale riciclato, è arrivato dagli studenti della scuola dell’infanzia e primaria del Circolo didattico e dal plesso di Sava-classe I A dell’Istituto comprensivo.