Una vero e proprio sospiro di sollievo che in questo momento ci voleva. Si temevano infatti almeno una cinquantina di contagiati, ma i 1.300 tamponi molecolari su personale sanitario e pazienti, effettuati nella giornata di ieri, hanno scongiurato il pericolo del cluster scoppiato alla Torre Cardiologica dell’ospedale di Salerno. Il focolaio Covid che sta interessando un’area nevralgica del Ruggi d’Aragona ha avuto genesi da un cardiochirurgo che, con sintomi di raffreddore e spossatezza, ha frequentato per diversi giorni i reparti ospedalieri pensando ad un semplice raffreddore. Continuando a visitare malati, fino all’esito di un tampone che ha confermato il contagio. Dalla prova della positività è scattato l’allarme nei reparti del Ruggi.
Il medico, così come gli altri contatti, sono in isolamento domiciliari. Risultano asintomatici o colpiti da lievi sintomi. Ma il problema principale riguarda il cluster che sarebbe potuto esplodere in ospedale per il gran numero di contatti diretti che gli eventuali positivi avevano avuto nel corso di tutti questi giorni.
Fonte Il Corriere