Ruggi, sospiro di sollievo alla Torre cardiologica: “Nessun focolaio Covid”

Al Ruggi d’Aragona la situazione è sotto controllo: il medico contagiato non è un no vax ma, per problemi di salute, avrebbe ottenuto – dal suo medico di base – l’esenzione dal vaccino, sottoponendosi a tampone, con cadenza regolare. A precisarlo il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Vincenzo D’Amato dopo il caso del cardiochirurgo positivo al Covid che ha contagiato anche una sua assistente. Immediata la ricostruzione dei contatti del medico e i tamponi su tutto il personale medico e infermieristico della Torre, oltre che sui pazienti ricoverati. Nel pomeriggio di ieri si parlava di un vero e proprio focolaio presso il reparto di cardiochirurgia del Ruggi, con oltre 50 persone contagiate ma D’Amato ha prontamente smentito, chiarendo quanto accaduto e perchè il medico non fosse vaccinato.  Nei prossimi giorni sarà ripetuto il tampone sulle 1800 persone, tra operatori sanitari, medici, infermieri e pazienti ricoverati per verificare eventuali positività emerse successivamente al contagio.