“L’attivazione del Cup regionale è una misura attesa da anni, ma farla proprio in questo momento è assurdo e persino pericoloso, e per questo si sarebbe dovuto rinviarla almeno alla ripresa delle attività nei centri convenzionati. Da rappresentante delle istituzioni chiedo garanzie sull’accesso alle cure da parte dei cittadini, in particolar modo di quelli in condizione di fragilità economica e dunque non in grado di potersi permettere prestazioni diagnostiche o terapeutiche a pagamento. Che logica c’è nell’aver stanziato decine di milioni di euro alle strutture pubbliche per il recupero delle liste d’attesa e nello sbarrare ogni via di accesso alle prestazioni proprio in questo momento? Mai era successo prima d’ora – conclude Ciarambino nella sua richiesta – che cittadini che necessitano di cure, trovassero porte chiuse contemporaneamente in tutti i distretti e in tutti gli ospedali della Campania, oltre che nella sanità convenzionata”.
Sanità, Cup out e stop prenotazioni. Ciarambino: “Assistenza negata in Campania”
“L’attivazione del Cup regionale è una misura attesa da anni, ma farla proprio in questo momento è assurdo e persino pericoloso, e per questo si sarebbe dovuto rinviarla almeno alla ripresa delle attività nei centri convenzionati. Da rappresentante delle istituzioni chiedo garanzie sull’accesso alle cure da parte dei cittadini, in particolar modo di quelli in condizione di fragilità economica e dunque non in grado di potersi permettere prestazioni diagnostiche o terapeutiche a pagamento. Che logica c’è nell’aver stanziato decine di milioni di euro alle strutture pubbliche per il recupero delle liste d’attesa e nello sbarrare ogni via di accesso alle prestazioni proprio in questo momento? Mai era successo prima d’ora – conclude Ciarambino nella sua richiesta – che cittadini che necessitano di cure, trovassero porte chiuse contemporaneamente in tutti i distretti e in tutti gli ospedali della Campania, oltre che nella sanità convenzionata”.