Dopo i mesi terribili della pandemia sanitaria e quelli altrettanto tremendi derivanti dalla pandemia socio economica, tranne per le parentesi estive e peri rari momenti di allentamento delle misure di restrizione, la kermesse Luci d’Artista da sempre sostenuta da Confesercenti comincia timidamente a ridare fiducia e speranza al settore turistico ed a quello commerciale salernitano ed a quello immediatamente vicino al capoluogo provinciale.
È un dato di fatto dichiara il leader di Confesercenti Raffaele Esposito, con questa iniziativa attesa ed unica in regione Campania, si muovono i cosiddetti flussi turistici regionali, interregionali e comunque di prossimità che danno respiro, si spera, a tutto l’indotto economico di Salerno città e delle maggiori realtà satelliti della città capoluogo.
I nostri dati sono al disotto naturalmente del 2019 ma fanno ben sperare, c’è molta voglia di ripartire davvero dopo i sacrifici e l’abrogazione dei nostri imprenditori adesso ci aspettiamo una adeguata politica del sostegno perché questi segnali positivi non possono certamente cancellare e guarire questa profonda ferita derivante dalle mille e negative sfaccettature di una pandemia terribile specie per i piccoli imprenditori.
Non siamo ai livelli di presenze degli anni precedenti ma Luci d’Artista continua a generare effetti positivi per il comparto turistico del comprensorio provinciale. Dopo mesi asfittici con percentuali di riempimento che non arrivavano nemmeno al 30-40% questi primi giorni di dicembre vedono aumentare le presenze in termini incoraggianti. Le cautele, il green pass, la misurazione della temperatura, le mascherine, non sfiduciano gli ospiti che anzi mostrano di apprezzare la sicurezza che gli operatori del turismo stanno assicurando nelle loro attività.
Registriamo l’arrivo di piccoli gruppi che arrivano dalla Puglia e dalla Calabria, dichiara soddisfatto Donato Santimone responsabile di Assohotel provinciale Salerno e presidente Confesercenti città di Eboli, piccoli flussi, che dopo i mesi terribili della pandemia pre-estiva, stanno dando piccole boccate di ossigeno al settore ricettivo. Certamente, prosegue Santimone, non risolvono i problemi del settore sfiancato da ormai due anni di blocco pressoché totale ma infondono fiducia in un progressivo superamento della fase acuta della pandemia.
Bisogna continuare a sostenere queste iniziative che danno visibilità all’intero territorio salernitano. Il ruolo di Confesercenti e di Assohotel è sempre più centrale nel sostenere le iniziative anche piccole ma assai significative che si tengono non solo nella città capoluogo ma in decine e decine centri della provincia.
Sulla stessa scia la coordinatrice di Aigo Confesercenti Salerno già coordinatrice di Confesercenti Salerno città, Nicole Iuliani, in questi primi 10 giorni dall’accensione delle luci d’artista, dichiara la Iuliani, abbiamo registrato un’ottima affluenza turistica, anche se concentrata soprattutto nel weekend. In relazione alle prossime festività natalizie si prevede un aumento del flusso turistico anche nei giorni della settimana.
Chiaramente trovandoci nel pieno della quarta ondata, lo scenario potrebbe drasticamente cambiare, motivo per cui bisogna perseverare nella campagna di vaccinazione, nel costante utilizzo delle mascherine ed evitare gli assembramenti.
Certo qualcosa si muove……..il traffico. Ma fatemi il piacere
E il virus che si muove….vedrete come si muove….dopo le feste ..vola….
Eppur si muove diceva un tale al telescopio, e con quello strumento che vedrete i guadagni se state appresso a deluca
Anche il cosid si muove…assembramenti, gente senza mascherina controlli inefficaci..
Mi muovo io…in macchina ho girato due ore per tornare a casa. Pago la sosta per residenti e non trovo neanche un posto in divieto di sosta
x un dubbio
Questo vuol dire vivere a Salerno. Quando nella tua città non puoi nemmeno parcheggiare per rincasare vuol dire che il degrado è dietro l’angolo. Il comune crede che i cittadini debbano vivere in funzione della città. Non gli interessa che molti a Salerno vanno per lavorare e credono che i cittadini non facciano nulla con il reddito di cittadinanza come i loro elettori.