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Abbac: ordinanze di Governo e Regione Campania ci condannano alla crisi

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Ci condannano ad una grave crisi che rischia di mettere in ginocchio un settore già assai colpito dai precedenti lockdown e restrizioni. Non può bastare il buon trend dei pochi mesi estivi per mantenere a galla migliaia di imprese e attività integrative ma difatti unico reddito per tante nostre famiglie – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito .  Stimiamo ad oggi almeno 8/10.000 ospiti in meno nel periodo festivo.

E le disdette hanno un costo rilevante con la difficoltà delle piattaforme online di riconoscere stavolta la causa di forza maggiore, facendosi ritrovare con il paradosso di prenotazioni cancellate ma con il carico delle provvigioni dei portali ed a contenziosi con i viaggiatori che avevano versato caparre e che pretendono la restituzione. Un caos anche online che rende davvero complicata la gestione delle nostre strutture con provvedimenti che si susseguono ogni giorno.

Ci avevano promesso un Natale e festività con un ritorno alla normalità, ma sia le restrizioni per i viaggiatori stranieri disposte dal Governo e che quella della Regione che vietano la gran parte degli eventi attrattori, rischiano di desertificare le strutture ricettive sia delle città che delle maggiori località, rendendo nulli anche i flussi di tanti che solitamente raggiungono familiari da altre regioni e paesi esteri.

Siamo preoccupati, e nessuno ha consultato le nostre categorie – continua Agostino Ingenito – Avevamo tutti iniziato a fare valutazioni preventive ma stando alle ultime ordinanze, siamo disorientati. Ci impongono responsabilità serie tra verifiche dei greenpass, dei certificati vaccinali ed esiti di tampoini. In caso di ospiti positivi su carica sulle nostre spalle il gravame di gestire soggiorni che si trasformano in sanitari e non più turistici, e senza avere competenze e responsabilità.

E’ il caso di una nostra associata, gestrice di una casa vacanze al Vomero, che si è ritrovata a gestire un caso di covid conclamato, con la difficoltà di reperire contatti diretti sanitari per la gestione del caso, e l’imbarazzo della nostra gestrice, costretta ad una quarantena fiduciaria, ed impossibilitata ad occuparsi della permanenza dell’ospite asintomatica covid perché non autorizzata a somministrare pasti e garantire assistenza.

Vorremmo essere ascoltati, nessun contatto è giunto dall’assessorato regionale al turismo come di quelli dei maggiori Comuni del territorio. Ancora difficile reperire i contatti telefonici delle Asl territoriali per la gestione di casi covid nelle strutture ricettive. Nel caso della nostra associata abbiamo dovuto sollecitare l’intervento dei carabinieri.

E poi c’è il fenomeno degli abusivi che con queste ordinanze, propongono soggiorni con concorrenza sleale e senza assolvere ad alcun adempimento. Il fenomeno delle prenotazioni di un giorno per organizzare party privati è già accentuato in queste ultime ore, come di tanti operatori fuori legge che propongono soggiorni senza verifiche green pass e con servizi non autorizzati come l’offerta di pacchetti termali e servizi integrati.

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