Infatti, nel decorso fine settimana gli agenti del Commissariato erano intervenuti sul luogo di lavoro della donna per segnalazione di persona che l’aveva fatta oggetto di atti persecutori fin sul posto di lavoro. La donna riferiva agli operatori che poco prima, nell’uscire dalla propria abitazione, sul pianerottolo, vi trovava l’ex convivente che le chiedeva insistentemente spiegazioni sulla fine della loro storia, strappandole di mano le chiavi di casa e costringendola con la forza ad entrare all’interno della sua abitazione.
L’uomo, oltre ad inveire contro la donna, perché non accettava la fine del loro rapporto sentimentale e da qualche tempo la stava anche perseguitando con telefonate e messaggi ripetuti sull’utenza telefonica della stessa, per circa mezz’ora le impediva di uscire dall’abitazione per recarsi al lavoro, insistendo nel chiederle spiegazioni, e continuava a seguirla con fare persecutorio fino al luogo di lavoro.
Una volta sul posto, gli agenti raccoglievano le dichiarazioni della donna e, presupponendo che l’uomo potesse essere ritornato presso l’appartamento avendole sottratto le chiavi, si recavano presso lo stabile ove effettivamente rintracciavano l’uomo che era appena uscito dall’abitazione, con al seguito il cane della vittima e le chiavi di casa, precedentemente sottratte alla donna.
Prontamente bloccato, lo stesso veniva poi condotto negli uffici del Commissariato e deferito alla competente Autorità Giudiziaria. Per i fatti descritti pertanto l’uomo veniva rintracciato nel pomeriggio di ieri in Cava de’ Tirreni e, dopo le operazioni di fotosegnalamento a cura della Polizia Scientifica del Commissariato, veniva tratto in arresto per i reati commessi e per l’esecuzione della precedente condanna e condotto in carcere fuori provincia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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