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“La scusa del Covid per eliminare lo svago”: esercente salernitano scrive a De Luca

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Si chiama Nino Pisciotti, è il titolare del bar Punto 9, sito in piazza Flavio Gioia. Uno dei tanti locali della city che animano la movida. Ora Nino Pisciotti – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – torna a parlare del Governatore o meglio ancora al Governatore e delle ordinanze e lo fa, scrivendo una lettera che ha fatto girare sui social e su vari gruppi whatsapp. Una lettera indirizzata, come detto, proprio a Vincenzo De Luca, nella quale Nino Pisciotti si presenta come un “Cafone, titolare di un American Bar (pensi che accoppiata!), ho avuto modo di ascoltare le sue interviste in questi giorni, e sebbene come al solito le sue parole suscitano in me profondo sgomento misto ad ilarità, devo dire che stavolta mi hanno lasciato letteralmente agghiacciato. Ma veniamo al dunque: – scrive Pisciotti – Abbiamo deciso di accompagnare la lotta al Covid con altre misure, divieto di feste e festini in Piazza, divieto di consumazione per strada e davanti ai negozi, è vietato fare i cafoni, ovvero consumare pizze o bevande in mezzo alla strada come i profughi, prendiamo esempio da Barcellona dove consumare per strada è proibito sempre e non solo quando c’è il Covid, per una questione di decoro. Questa è la definitiva conferma Signor Presidente, – prosegue il titolare di Punto 9 – che con la scusa del Covid vuole eliminare qualsivoglia momento di svago e spensieratezza alle persone”.
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