Primo su tutti, il Superbonus 110%. Si tratta dell’agevolazione con aliquota di detrazione al 110% sulle spese sostenute per i lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione di varie tipologie di edifici, dalle case popolari ai condomini, fino alle villette monofamiliari. Se la proroga è sicura, i contorni delle nuove vesti del bonus sono invece ancora incerti. Si discute in questi giorni ad esempio sull’opportunità di eliminare o meno il limite Isee di 25mila euro per la ristrutturazione delle villette
Ha rischiato di scomparire, ma alla fine è stato prorogato, il bonus facciate. Fino al 31 dicembre 2021 sarà possibile usufruire della detrazione Irpef al 90% sulle spese per i lavori di ammodernamento e ristrutturazione delle facciate di casa. A partire dal 2022, a meno di modifiche dell’ultimo minuto, la detrazione scenderà al 60%. Anche su questo punto non è ancora chiusa la partita. Il Pd chiede ad esempio che l’aliquota non sia ridotta, mentre Forza Italia non contesta la riduzione dello sconto ma propone di estendere il bonus anche oltre il 2022
Prorogato, fino al 2024, anche il bonus verde, pensato per aiutare i cittadini con le spese per gli interventi di rinnovo di aree verdi, giardini e balconi. L’aliquota è del 36%, applicabile su una spesa massima di 5mila euro
Confermato per tutto il 2022 e fino al 2024 anche il bonus ristrutturazione, detrazione del 50% – da dividere in dieci quote annuali di pari importo – per i lavori di rifacimento di bagni, impianti ed eliminazione di barriere architettoniche. Il limite massimo di spesa resterà quello di 96mila euro
Stessa sorte per l’ecobonus, agevolazione che ricomprende tutti i lavori per il miglioramento energetico domestico, con sconti del 65% (in alcuni casi fino al 75%). Vi rientrano sia le spese sostenute per le operazioni relative agli interventi di risparmio energetico che quelle per le prestazioni professionali
Anche il sismabonus sarà prorogato. Si tratta di una detrazione sulle spese per la realizzazione di interventi antisismici, il cui valore cambia a seconda della zona sismica in cui si trova l’immobile e del tipo di edificio, fino all’85% sull’importo totale. È da ripartire in cinque quote annuali
Confermato fino al 2024, ma parzialmente modificato, il bonus mobili. La detrazione Irpef del 50% si applica sulle spese per l’acquisto di elettrodomestici di classe A+ o superiore e mobili -ad esempio divani, sedie, materassi, letti, tavoli e lampadari- destinati a un immobile in ristrutturazione. Fino al 31 dicembre la spesa massima è di 16mila euro, dal 2022 scenderà a 5mila euro
Oltre ai bonus edilizi, altre agevolazioni fiscali riguardanti la casa resteranno usufruibili anche nel 2022. Tra queste il bonus prima casa under 36, che prevede l’esenzione totale dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale per chi, con meno di 36 anni e Isee fino a 40mila euro, acquista un immobile da adibire ad abitazione principale. Viene inoltre concesso un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a Iva
Sul fronte dell’affitto degli immobili, stando alla bozza della Legge di Bilancio, continuerà a essere previsto il bonus affitti under 31, anche se scende il limite annuo alla detrazione del 20%, che passa da 2.400 a 2mila euro
I BONUS PROROGATI: GLI SCONTI SU TV E DECODER – Il 2022 sarà l’anno dell’accelerazione del passaggio al nuovo digitale terrestre, che dovrebbe completarsi entro gennaio 2023. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione due bonus per non far pesare troppo sulle tasche degli italiani le spese per la transizione digitale
Prorogato fino alla fine dell’anno prossimo (a meno che non si esauriscano prima i fondi disponibili) il bonus tv-decoder, agevolazione dal valore fino a 30 euro per l’acquisto di apparecchi compatibili con le nuove tecnologie, richiedibile dalle famiglie con Isee fino a 20mila euro. Il bonus è stato rifinanziato con 68 milioni di euro. Gli over 70 che ricevono meno di 20mila euro di pensione all’anno, grazie a un accordo fra Poste e Ministero dello Sviluppo Economico, potranno inoltre ricevere i decoder acquistati direttamente a casa
Anche il bonus rottamazione tv, salvo esaurimento fondi, potrà essere richiesto fino al 31 dicembre 2022. Operativo dal 23 agosto 2021, è uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto di un televisore nuovo, fino a un importo massimo di 100 euro, di cui si può beneficiare solo nel caso in cui si rottami un vecchio dispositivo, acquistato prima del 22 dicembre 2018 (data di entrata in vigore dello standard di codifica HEVC MAIN 10, adottato dalla nuova tecnologia). Si applica solo ai televisori, e non ai decoder, e non prevede limiti Isee
I BONUS PROROGATI: ALTRE CATEGORIE – Tra le agevolazioni che andranno avanti nel 2022 c’è il bonus acqua potabile. Per ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% sulle spese sostenute, fino al 31 dicembre 2022, per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica all’acqua. L’importo massimo su cui calcolare lo sconto è di mille euro a immobile per le persone fisiche e 5mila euro a immobile per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni
Continueranno nel 2022 anche gli aiuti agli operatori economici “del settore turistico, dello spettacolo e dell’automobile”, con un fondo da 150 milioni istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, come previsto dall’ultimo emendamento alla manovra finanziaria presentato dal governo in Senato
Guardando nello specifico al settore dell’automobile, la partita sui contorni delle misure per gli incentivi all’acquisto di auto elettriche è aperta, ma la proroga sembra certa. Previsti incentivi anche per l’installazione di colonnine elettriche per la ricarica dei mezzi, attraverso modalità di domanda da definirsi con decreti del Ministero dello Sviluppo Economico
Per minimizzare gli aumenti delle bollette di luce e gas, i cui prezzi continuano a salire spinti dall’inflazione, il governo ha presentato un emendamento alla manovra che autorizza una spesa fino a 912 milioni di euro per il rifinanziamento del bonus sociale luce e del bonus sociale gas. Gli incentivi, che si accompagneranno alla possibilità di pagare in 10 rate le fatture dovute tra gennaio e aprile 2022, sono pensati per le famiglie in difficoltà economica e agli utenti in gravi condizione di salute
Avanti nel 2022 anche con il Bonus cultura, buono di 500 euro spendibile dai 18enni per acquistare musica, libri, quotidiani, biglietti per concerti, spettacoli teatrali, cinema e musei, oltre che per corsi di lingua straniera e di danza. L’intenzione è di renderlo permanente, introducendo però un tetto Isee di 25mila euro. Stessa sorte è in programma per la Carta del Docente, un bonus di 500 euro per i docenti di ruolo da spendere in formazione, acquisto di testi scolastici e riviste e ingresso a musei, teatri e cinema
Si guarda alla proroga anche del bonus assunzioni, esonero al 100% dei contributi Inps per i datori di lavoro, che assumono under 36. Dura 36 mesi, che diventano 48 nelle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). L’esenzione, fino a un massimo di 6mila euro, nel 2022 potrebbe essere estesa alle assunzioni dei lavoratori di qualsiasi fascia d’età, purché provengano da aziende in crisi
Sul fronte del Fisco, resta il bonus 100 euro in busta paga per chi ha redditi fino a 15mila euro. Così è previsto almeno nell’ultimo emendamento alla Manovra presentato dal governo, che allarga la platea dei beneficiari – ma solo al concorrere di particolari requisiti fiscali – anche ai redditi fino a 28mila euro
I BONUS IN SCADENZA O A RISCHIO DI SCOMPARIRE: GLI INCENTIVI ALLA FAMIGLIA – Uno dei settori in cui spariranno più bonus è quello degli aiuti alla famiglia. Gran parte delle agevolazioni ora in vigore saranno infatti assorbite nel nuovo assegno unico, al via dal 1° gennaio 2022. Il 31 dicembre sarà ad esempio il giorno dell’addio al bonus bebè, l’aiuto economico garantito ai nuovi genitori dall’importo compreso tra un massimo di 160 e un minimo di 80 euro sulla base dell’Isee
Anche il bonus mamma domani, il contributo una tantum di 800 euro per le nuove mamme, sparirà con l’arrivo del nuovo anno. Così anche l’assegno unico ponte, che dallo scorso luglio ha accompagnato la transizione del sistema verso il nuovo bonus per le famiglie
Non è stato esplicitamente cancellato, ma al momento scade alla mezzanotte del 31 dicembre 2021, il bonus asilo nido. Il contributo, fino a un massimo di 3mila euro, aiuta nel pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati, oltre che per forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche
I BONUS IN SCADENZA O A RISCHIO DI SCOMPARIRE: ALTRE CATEGORIE – Sorte non del tutto chiara anche per il bonus idrico, agevolazione per l’acquisto e l’installazione di vasi sanitari in ceramica e rubinetti. Non si è parlato ufficialmente della sua fine con il nuovo anno, ma per il momento copre – fino a un massimo di mille euro – solo i lavori di ristrutturazione di bagni che verranno effettuati entro il 31 dicembre 2021, anche se le domande per usufruirne si apriranno a gennaio 2022
Con il 2021 terminerà il bonus vacanze, misura criticata perché molto poco sfruttata dagli italiani. L’attuale agevolazione da spendere in strutture ricettive e agenzie turistiche in Italia è utilizzabile fino al 31 dicembre 2021, ma solo per le domande pervenute entro il 31 dicembre 2020
Per il momento, salvo futuri cambi di rotta, si intende chiusa anche l’esperienza del bonus terme. Senza limite di Isee, lo sconto fino a 200 euro per il pagamento di servizi termali forniti da una lista di strutture convenzionate ha riscosso un gran successo e in molti, tra imprenditori e associazioni di categoria, ne chiedono la proroga per il prossimo anno
Già bloccato a metà 2021, non tornerà nemmeno nel 2022 il cashback di Stato, lanciato dall’ex premier Giuseppe Conte per incentivare i pagamenti digitali, scoraggiando quelli in contanti e contrastando così l’evasione fiscale. Fino al 30 giugno 2022 è però possibile, per commercianti e professionisti, fare richiesta per ottenere un credito d’imposta fino a 480 euro per l’acquisto e i canoni di noleggio di Pos