Arechi, parcheggio “riservato” su area pubblica. Il sindaco: “Verificherò”
Redazione 2
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Un’ampia area, molto confortevole vista la vicinanza agli accessi allo stadio, destinata alla sosta delle auto e degli altri veicoli dei “prenotati” con un pass fornito dalla Salernitana. Il tutto su un’area pubblica, destinata – almeno all’apparenza – al libero parcheggio. È la novità – come ha riportato anche, in un articolo nelle pagine sportive, il quotidiano “la Città” – emersa nel corso del match di venerdì sera allo stadio Arechi fra i granata e l’Inter: nei pressi del varco 24 del “principe degli stadi”, fin dal pre-match, è stata notata la presenza di uno steward che, lista alla mano, regolava la sosta delle auto dei prenotati. A rivelare l’accaduto è stata l’emittente televisiva LiraTv che, nel corso della consueta diretta post-partita per raccogliere le impressioni dei supporters all’uscita dall’impianto sportivo, ha notato la “particolarità”. Il tutto mentre le altre persone che si sono recate allo stadio sono riuscite a parcheggiare la loro auto fra mille difficoltà: non solo per la carenza – ormai atavica – di stalli ma anche per la rituale presenza di persone che, in cambio di un aiuto per la manovra, chiedono un “obolo” per il servizio.
Ma la particolarità è che tutto ciò accade in un’area pubblica, uno degli spazi del Comune dati in gestione a Salerno Mobilità come si desume dalla presenza delle “strisce blu” che indicano la sosta a pagamento. E, invece, venerdì sera in quell’area hanno preso posto le vetture di calciatori, procuratori e altre persone che hanno ricevuto in precedenza il pass per la sosta con lo stemma della Salernitana, posto su tanti cruscotti delle auto – molto spesso di lusso – a seguito della verifica dello steward.
Una questione che, dunque, è stata immediatamente segnalata al primo cittadino Vincenzo Napoli. Che è cascato dalle nuvole. «Francamente non sono a conoscenza di questa cosa. Farò immediatamente le mie verifiche per comprendere questa situazione», la risposta del primo cittadino. Che, dunque, aumenta gli interrogativi: non si comprende neanche dalle parole del sindaco chi abbia autorizzato – di fatto – a trasformare un’area pubblica di sosta in un parcheggio privato.