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Pranzo di Natale molto più caro per gli italiani: prezzi alle stelle di carne, latte e farina

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Quest’anno per gli italiani il tradizionale pranzo di Natale costerà di più: a fare i conti è Unioncamere-BMTI, che ha elaborato i dati rilevati dalle Camere di Commercio. A pesare – come riporta il sito web tg24.sky.it – sono i rialzi dei prezzi all’ingrosso dei prodotti agroalimentari, con molti prodotti che mostrano una crescita a doppia cifra rispetto allo scorso anno.

Tra i prezzi in aumento c’è quello delle carni: a sostenere la crescita è il buon andamento della domanda. L’incremento annuo registrato a metà dicembre si attesta su un +15% sia per la carne di vitellone sia per la carne di vitello.

Confermati i rialzi anche per la carne di pollame, iniziati a inizio novembre: si rileva un +13% per la carne di pollo e +17% per la carne di tacchino rispetto al 2020, +32,4% per il pollo e +6,7% per il tacchino rispetto al 2019.

Salgono anche i prezzi delle uova, trainati dalle festività natalizie e il conseguente aumento della richiesta: si registra un aumento del 10% rispetto a un anno fa.

Anche i prezzi del latte hanno registrato una fase di aumento nell’ultimo trimestre dell’anno, con i prezzi del latte spot di origine nazionale a livello più alto di oltre il 30% rispetto al 2020.

Tra le materie grasse, raddoppia rispetto al 2020 (+122%) il prezzo del burro a causa della ridotta disponibilità di prodotto a livello comunitario.

Nonostante i prezzi del grano abbiano assunto, a partire da novembre, un andamento maggiormente stabile, i prezzi all’ingrosso della semola e della farina rimangono estremamente elevati rispetto a un anno fa (rispettivamente +89% e +28%).

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